Sabato 15 ottobre 1927. In serata, alle 21, giocatori e staff tecnico della Roma partono in treno per Novara in vista della gara di campionato del giorno successivo contro la formazione piemontese. La comitiva giallorossa si mette in viaggio «molto signorilmente» (cit. “L’Impero” del 16 ottobre 1927) in vagone letto. Al seguito della squadra c’è anche il presidente e fondatore Italo Foschi, atteso dalla commemorazione del deputato Roberto Forni, militante come lui nel Partito Nazionale Fascista e presidente del Novara, morto in un incidente aereo il 7 ottobre.
FERRARIS SPERA NELLA NAZIONALE: SARÀ DELUSO
Sorride in treno, nel suo scompartimento del vagone letto verso Novara, il capitano giallorosso Attilio Ferraris in odore di convocazione in nazionale per la sfida contro la Cecoslovacchia: «Sembra quasi certo che l’aitante capitano della Roma rivestirà la maglia azzurra per il difficile incontro di Praga del 23 ottobre – scrive il quotidiano “L’Impero” del 16 ottobre 1927 – se vera la notizia non può che suscitare grande entusiasmo. Sarebbe bene però che il cavalier Rangone (commissario tecnico dell’Italia, n.d.r.) si recasse domani a Novara per vedere sul campo qualche altro atleta della Roma, che riteniamo possa essere all’altezza di maggiore considerazione: ad esempio uno Ziroli, un Rovida in grande forma e, perché no, Degni, l’ottimo centro sostegno della Roma». In realtà le indiscrezioni si riveleranno errate: Ferraris IV non verrà convocato per la gara contro i cecoslovacchi.
IL NOVARA HA FERMATO LA JUVENTUS
Il Novara appare un ostacolo non facile per i giallorossi: nelle prime due gare della stagione (la terza è stata rinviata per la morte del presidente Forni) ha vinto 3-1 sul campo del Verona e ha pareggiato 2-2 in casa (dopo essere stata in svantaggio per 2-0) contro la Juventus. «La battaglia si presenta perciò estremamente dura per i rappresentanti romani – commenta “Il Messaggero” – che dovranno fare appello a tutte le loro più riposte energie per terminare con onore l’incontro».
Nella foto: il presidente della Roma Italo Foschi, al seguito della squadra in treno verso Novara.