MARTEDÌ 19 APRILE 1927. Il quotidiano “Il Messaggero” in edicola oggi parla apertamente di un’unica squadra di Roma, che può nascere dalla fusione tra Alba e Fortitudo, che il giorno precedente si sono affrontate in un derby amichevole e che la domenica successiva sfideranno, a ranghi misti il Lugano. «La partita – scrive “Il Messaggero” del 19 aprile 1927 a proposito del derby vinto 2-1 dalla Fortitudo – ha lasciato in tutti l’impressione che Roma possiede tanti e tali giuocatori da poter formare una squadra veramente poderosa e temibile. Dal duello delle due tradizionali avversarie è emersa la certezza del radioso avvenire del calcio romano. Nel cuore di ogni sportivo, tacita ma ardente, vive una bella speranza. […] Tutti desiderano che questa partita (contro il Lugano, n.d.r.) sia per la nuova squadra una prova di collaudo e non un saggio di temporanea fusione. Tutti desiderano che questi giuocatori continuino per l’avvenire a combattere uniti e concordi sotto una sola bandiera e con una sola mira, perché Roma vuole dire una buona volta, anche nel giuoco del calcio, la sua parte. E siamo sicuri che questa parola farà tacere per sempre tutto il coro gracchiante del Nord e del Sud mentre aprirà vasti orizzonti di gioia e di orgoglio a tutti i romani veramente appassionati del giuoco del calcio». L’A.S. Roma ormai è ben più di una semplice idea.
Il quotidiano “L’Impero” si avventura nell’indicare la formazione mista Alba-Fortitudo che potrebbe affrontare il Lugano: Ballante (Alba); Mattei (Alba), Corbjons (Fortitudo); Ferraris IV (Fortitudo), Degni (Alba), Heger (Alba); Ziroli (Alba), Puerari (Fortitudo), Boros (Fortitudo), Cappa (Fortitudo), Chini Ludueña (Alba).
Nella foto: Italo Foschi, presidente della Fortitudo-Pro Roma e “papà” dell’Associazione Sportiva Roma.