Domenica 4 dicembre 1927. La Roma si sblocca e ritrova il sorriso, battendo 3-0 la Pro Patria in trasferta, nella 9ª giornata del massimo campionato. La squadra di Garbutt non vinceva da quasi due mesi (3-1 sul Verona il 9 ottobre) e a Busto Arsizio ottiene il primo successo esterno della propria storia. Nella tribuna dello Stadio Comunale di Busto, a trepidare i giallorossi, c’è anche il presidente Italo Foschi, che consuma sigarette a volontà, insieme con il dirigente e futuro patron Renato Sacerdoti.
Disordinato e confuso il gioco della Pro Patria, mentre la Roma agisce in velocità sfruttando soprattutto le fasce. Sfortunatissimo l’esordiente Corrado Scocco, inserito da Garbutt sulla linea mediana al posto di Rovida: al 7’ si infortuna a una gamba e lascia la squadra, di fatto, in dieci uomini anche se non si ha notizia che lasci davvero il terreno di gioco. Questa peraltro rimarrà l’unica presenza ufficiale di Scocco in maglia giallorossa.
Nonostante l’inferiorità numerica la Roma segna dopo 8 minuti con il centravanti Bussich. La Pro Patria punge più volte alla ricerca del pareggio, ma è imprecisa sotto porta. I giallorossi trovano così il raddoppio al 42’ con Fasanelli, tornato tra i titolari dopo l’esclusione a furor di popolo con il Casale.
Nella ripresa i “Tigrotti” continuano l’arrembaggio alla porta di Rapetti, ma sono ancora i giallorossi ad andare a segno, nuovamente con Bussich all’81’. Nel corso del secondo tempo il portiere giallorosso Rapetti para un rigore concesso dall’arbitro Natale Beretta, che annulla anche un altro gol di Bussich per un fallo di mano dello stesso attaccante romanista. Mister Garbutt, a bordo campo, corre nervosamente durante tutti i 90 minuti e in occasione del terzo gol, nell’esultare, si perde l’amata pipa creando scompiglio tra collaboratori e riserve giallorosse, che si affannano a ritrovarla.
A fine partita i tifosi bustesi, sportivamente, applaudono. Eccellente la prova del redivivo centravanti Bussich e dei mediani Degni e capitan Ferraris IV. Attenti in difesa i terzini Corbjons e “Bibitone” Mattei, buone le prove dei rientranti Fasanelli e Cappa in avanti. L’emozionatissimo dirigente Sacerdoti, presidente della commissione finanza del club giallorosso, dopo il match offre spumante ai calciatori «che Mattei ha molto, molto gradito» (scrive “L’Impero”).
Mentre i titolari sono di scena a Busto Arsizio, due formazioni riserve della Roma affrontano in mattinata il S.F. Trasimeno, sul terreno di casa del Motovelodromo Appio, nella Capitale: non sono noti i risultati degli incontri. Gioca per prima la Roma C, che si ritrova alle 8.45 con i seguenti 13 convocati: Pallotta, Garzelli, Liberi, Muzzini, Dorio, Isnaldi, Marucci, Ricci, Antonio Bianchi, Mazzi, Brencoli, Welby e Benigni. Poi tocca alla Roma B, che si dà appuntamento al campo alle ore 10 con 12 uomini: Ballanti, De Micheli, Angelo Bianchi, Longobardi, Fosso, Zamporlini, Scardola, Narizzano, Bramante, Bossi, Andreani e Maddaluno.
PRO PATRIA-ROMA 0-3
Reti: 8’ Bussich, 42’ Fasanelli, 81’ Bussich.
Pro Patria: Salerio; Borsani, Azzimonti; Giacchetti I, Varglien I, Crosta; Colombo I, Tognazzi, Gregar, Reguzzoni, Visca. All. Bekey.
Roma: Rapetti; Mattei I, Corbjons; Ferraris IV, Degni, Scocco; Ziroli, Fasanelli, Bussich, Cappa, Chini Ludueña. All. Garbutt.
Arbitro: Beretta di Novi Ligure.
Note: Scocco si infortuna al 7’ e lascia di fatto la Roma in dieci uomini, anche se non si ha notizia che lasci il campo. Nel secondo tempo Rapetti para un rigore della Pro Patria.