Lunedì 26 dicembre 1927. Partita ricca di emozioni e paura per la Roma nel posticipo del lunedì di Santo Stefano: i giallorossi battono 4-2 la Dominante (nello foto qui sopra, un’azione d’attacco romanista) grazie a una rimonta in extremis, in un match turbato da una scossa di terremoto, che provoca panico e qualche ferito tra gli spettatori.
Nella mattinata al Motovelodromo Appio, prima della gara di Divisione Nazionale tra giallorossi e liguri, gli allievi della Roma affrontano la formazione della Virtus Goliarda che partecipa al campionato U.L.I.C. e, subito dopo, la Roma B (riserve) sfida i titolari della stessa squadra virtussina. Purtroppo non è noto il risultato dei due incontri.
Poi, alle 14.35, scendono in campo Roma e Dominante, che giocano in posticipo (come Napoli e Milan) previo accordo tra le due società, ratificato poi dal direttorio federale.
Con Ballanti ammalato, mister Garbutt è costretto a schierare in porta l’infortunato Rapetti, che gioca con una vistosa fasciatura alla spalla sinistra. Recuperato il lungodegente Rovida, il tecnico inglese della Roma dà spazio ai mediani Degni e Ferraris, entrambi al rientro dall’impegno in nazionale. Tra i neri della Dominante non ci sono il terzino Ravasio e capitan Carzino.
Il gioco della Roma è più tecnico e armonico, nonostante il fondo viscido del terreno, ma la formazione genovese si fa spesso pericolosa con fiammate improvvise. Dopo 3 minuti Montaldo impegna Rapetti con un tiro dalla lunga distanza mentre al 5’ Cappa conclude a rete con un rasoterra, costringendo Gallino alla parata in tuffo. Poi l’arbitro Scarpi annulla un gol a Bussich per fallo di mano, ma al 25’ il match si sblocca davvero: i giallorossi passano in vantaggio con l’ala destra Ziroli, che “incorna” da pochi passi dopo un colpo di testa di Bussich. La Dominante reagisce attaccando a spron battuto, mentre la Roma perde Ferraris IV, vittima di una distorsione a una caviglia dopo uno scontro di gioco con Derchi. Il capitano giallorosso esce dal campo, sostituito sulla linea mediana proprio da Ziroli, per poi rientrare nel corso del match, pur visibilmente menomato.
Con la Roma in dieci uomini l’acciaccato Rapetti diventa protagonista opponendosi ai tiri di Poggi e Fontana e resistendo alla carica di Mandosso (all’epoca era tollerata dal regolamento). Soltanto al 42’ i giallorossi tornano nella metà campo avversaria: Bussich punta verso Gallino, si libera di forza dei terzini Morussi e Cambiaso e, quando sta per concludere a botta sicura, viene sgambettato senza che l’arbitro Scarpi se ne accorga.
A inizio ripresa la Roma prova a pungere con le conclusioni imprecise di Ziroli, Chini, Cappa, Bussich e Fasanelli prima che la Dominante riprenda in mano l’iniziativa, alla ricerca del pareggio. Ferraris, rientrato in campo a mezzo servizio, riesce comunque a sventare un gol quasi fatto al 56’. Mattei, soprattutto, soffre la velocità degli attaccanti liguri che trovano la marcatura dell’1-1 al 61’: è lo stesso terzino romanista a lasciarsi sfuggire Derchi che infila un immobile Rapetti con un preciso tiro nell’angolo alto a destra della porta giallorossa. Non contenta la squadra ospite, guidata dall’austriaco Karl Rumbold, passa in vantaggio due minuti più tardi con Raggio, abile ad appoggiare in rete in mischia, su azione di calcio d’angolo battuto da Roveda.
La Roma ha la forza di reagire e al 66’ colpisce il palo con Corbyons. Al 69’ Fasanelli obbliga Gallino alla deviazione in corner e al 74’, in mischia, il mediano della Dominante Del Ponte calcia maldestramente nella propria rete un pallone indirizzato in porta da Bussich. Il 2-2 riempie di gioia il pubblico romanista, ma un terribile trambusto fa scoppiare in pochi istanti il panico all’interno del Motovelodromo Appio.
Sono le 16.06 e una scossa di terremoto, con epicentro a Nemi nei vicini Colli Albani, scuote per 8 secondi Roma, gettando nel panico il pubblico del match tra giallorossi e Dominante. Sulle gradinate più alte del Motoveldromo Appio l’oscillazione del terreno viene percepita in maniera spaventosa. Terrorizzati, gli spettatori si precipitano verso le uscite e, sotto la pressione della folla, i parapetti di ferro della tribuna vengono abbattuti.
L’arbitro Scarpi di Dolo (Venezia) sospende il gioco mentre alcune donne svengono per lo spavento, tre spettatori restano feriti non gravemente e altri contusi. A Nemi 136 edifici risultano danneggiati e i feriti si contano a centinaia per la scossa tellurica dell’ottavo grado della Scala Mercalli, quinto della Scala Richter, ma per fortuna durata soltanto pochissimi secondi.
Nella Capitale un sacerdote brasiliano viene gravemente ferito da una palla di pietra di 30 centimetri di diametro, caduta dal campanile della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane: ricoverato in ospedale, morirà in breve tempo. Danni vengono registrati anche a Genzano, Lanuvio, Rocca di Papa, Ariccia, Albano Laziale, Marino e Velletri. Per fortuna tanta gente, al momento del terremoto, è in strada per festeggiare Santo Stefano.
Al Motovelodromo Appio, passato lo spavento e riportato l’ordine, l’incontro viene ripreso dopo appena quattro minuti di pausa. Sul 2-2 la Roma continua ad attaccare alla ricerca del successo: al 77’ Bussich colpisce il palo con un colpo di testa per poi trovare la rete del vantaggio all’88’, quando appoggia di petto un preciso cross di Ziroli. Passa un minuto e i protagonisti del 3-2 si invertono i ruoli: Bussich serve Ziroli che si libera di un paio di difensori e trafigge Gallino con un rasoterra. Il portiere della Dominante tocca il pallone, ma colpevolmente non lo trattiene.
Il match finisce qui, 4-2 per la Roma. Degni, reduce dalla bocciatura in nazionale, è meno brillante del solito mentre capitan Ferraris domina sulla mediana fino all’infortunio. Sugli scudi Fasanelli, Ziroli, migliore in campo e autore di una doppietta, e Bussich, che firma il 3-2 ed è protagonista anche nell’azione dell’autogol di Del Ponte. Generosa e sfortunata, tutto sommato, la prova dei neri della Dominante, ultimi in classifica nel girone B.
In giornata si apprende che il Milan, dopo il successo odierno per 2-1 sul campo del Napoli in campionato, si fermerà nella Capitale per qualche giorno e sfiderà in amichevole la Roma il 29 dicembre: «Mister Garbutt è intenzionato a provare qualche nuovissimo elemento allo scopo di aumentare il rendimento della sua squadra», scrive il quotidiano “L’Impero”.
Nel pomeriggio il commissario tecnico della nazionale Augusto Rangone comunica i convocati della formazione “allenatrice” che mercoledì 28 dicembre affronterà gli azzurri, tra cui il romanista Ferraris, in una partitella ad Alessandria. Sono Gianni (Bologna), Gasperi (Bologna), Terzano (La Nicese), Avalle (Alessandria), Burlando (Genoa), Bruno (Alessandria), Migliavacca (Casale), Cattaneo (Alessandria), Banchero I (Alessandria), Ferrari G. (Alessandria), Munerati (Juventus).
ROMA-LA DOMINANTE 4-2
Reti: 25′ Ziroli (R), 61′ Derchi (D), 63′ Raggio (D), 74′ autorete Del Ponte (R), 88′ Bussich (R), 89′ Ziroli (R).
Roma: Rapetti; Mattei I, Corbjons; Ferraris IV, Degni, Rovida; Ziroli, Fasanelli, Bussich, Cappa, Chini Ludueña. All. Garbutt.
La Dominante: Gallino; Moruzzi, Cambiaso; Fontana, Montaldo, Del Ponte; Roveda, Poggi I, Mandosso, Derchi, Raggio. All. Rumbold.
Arbitro: Scarpi di Dolo.
Note: partita giocata di lunedì previo accordo tra le due squadre e autorizzazione del direttorio federale. Al 36’ Ferraris esce per un infortunio a una caviglia per poi rientrare menomato dopo alcuni minuti. Al 74’ il match viene sospeso per quattro minuti a causa di una scossa di terremoto che provoca il panico sulle gradinate del Motovelodromo Appio.