GIOVEDÌ 12 MAGGIO 1927. Sul quotidiano “L’Impero” in edicola oggi, nel fare il resoconto del torneo conclusivo per lo scudetto, si paragona in tono polemico la debacle del Genoa, battuto 6-0 dalla Juve la domenica precedente, con quella dell’Alba, superata 7-1 dai bianconeri nella finale per il titolo italiano del 1926: «La sconfitta del Genoa ci riguarda un po’ da vicino – si legge sul quotidiano romano – tutti ricorderanno che, nella finale del campionato italiano dell’altro anno, l’Alba a Torino, in una formazione incompleta perché priva dei due suoi migliori uomini, Bukovi e Corbjons, fu sconfitta dalla Juventus 6-1 (è scritto così, ma in realtà il risultato fu di 7-1, n.d.r.). Allora si gridò all’immaturità, alla grande differenza e tante altre cose che con grande premura i critici del Nord seppero mettere in evidenza sui loro fogli sportivi. Vediamo oggi che tale rimarchevole punteggio non è poi consentito alle sole squadre del sud».
TANTI AUGURI AD ALEJANDRO SCOPELLI
Il 12 maggio 1927 compie 19 anni Alejandro Scopelli, giovane promettente attaccante argentino, ancora sconosciuto all’epoca: nel 1928 debutterà in prima squadra nell’Estudiantes de La Plata e nell’estate del 1933 si trasferirà alla Roma, insieme con gli altri argentini Guaita e Stagnaro. Nel settembre 1935 sarà protagonista, con i due suoi connazionali, di una clamorosa fuga dal nostro Paese, all’insaputa del club giallorosso: Scopelli, Guaita e Stagnaro temevano di essere arruolati nell’esercito italiano, in virtù della loro doppia cittadinanza, e di essere spediti a fare la guerra in Etiopia.
IL RE D’ITALIA VEDRÀ ITALIA-SPAGNA
In vista della sfida Italia-Spagna del 29 maggio a Bologna, si apprende che anche il Re d’Italia Vittorio Emanuele III sarà presente nella città emiliana per inaugurare il nuovo Stadio Littoriale (l’odierno Dall’Ara).
Nella foto principale: una formazione dell’Alba-Audace 1926-27 (foto Franco Valdevies)