Mercoledì 19 ottobre 1927. Il quotidiano romano “L’Impero” in edicola fa il punto sul campionato sottolineando come la Roma, in occasione della sconfitta di Novara, sia stata penalizzata dalla direzione dell’arbitro Carlo Garbieri di Genova: «La Roma è stata battuta dall’arbitro – si legge nella pagina sportiva – un calcio di rigore a otto minuti dalla fine ha deciso la sorte dei giallorossi, che si sono mostrati, nel corso della partita, superiori agli avversari per tecnica e decisione. Ad ogni modo la Roma ha dimostrato di essere una squadra ben regolata che saprà conquistare delle belle vittorie».
PERCHÉ FERRARIS NON È IN NAZIONALE?
Oltre che per la battuta d’arresto di Novara, Attilio Ferraris mastica amaro per la mancata convocazione in nazionale, in vista della trasferta in Cecoslovacchia del 23 ottobre. Il capitano giallorosso conta già due presenze in azzurro, collezionate nel 1926 quando era alla Fortitudo, e svariate altre convocazioni come riserva. «Purtroppo il cav. Rangone (commissario tecnico della nazionale, n.d.r.) non ha voluto tener conto di un giuocatore che per le prove finora fornite, non doveva così presto e immeritatamente passare nel dimenticatoio – si legge sul “Messaggero” del 21 ottobre 1927 a proposito dell’esclusione di Ferraris IV dalla nazionale – il valoroso giuocatore romano è di una classe che non si discute, almeno che non si voglia sottilizzare sulla classe di un grande giuocatore, e nelle prove in cui è stato chiamato, ha sostenuto la sua parte sempre valorosamente».
Nel corso di tutto il nostro amato 1927 Ferraris IV non riuscirà però mai a vedere il campo con la maglia della nazionale. Tornerà in azzurro a Capodanno del 1928, a Genova contro la Svizzera (vittoria dei nostri ragazzi per 3-2), diventando così il primo calciatore della Roma a giocare per l’Italia. Sarà poi protagonista nella prima sfida della nazionale nella Città Eterna, il 25 marzo 1928, contro l’Ungheria (successo azzurro per 4-3).
Nella foto principale: una vignetta calcistica apparsa sul quotidiano “L’Impero” del 28 aprile 1927.