Il nostro 1927. Roma-Casale 1-1, gol all’esordio di Canestrelli

roma casale 1927

Domenica 27 novembre 1927. La Roma, con qualche nuovo innesto rispetto alla formazione tipo di inizio stagione, pareggia per 1-1 con il Casale. Mister Garbutt inserisce il 18enne romano Carpi sulla mediana, l’ultimo acquisto Narizzano come mezzala destra e l’altro romano Canestrelli ad ala sinistra (spostando Chini Ludueña a mezzala sinistra), ma i giallorossi non riescono ancora a vincere (il successo manca dal 9 ottobre) contro un avversario di tutto rispetto. Per i tre “nuovi” romanisti si tratta dell’esordio assoluto in prima squadra. Tra gli ospiti non c’è il portiere titolare Rolotto, sostituito dal 20enne Forotti, che non fa rimpiangere il collega pur essendo anche lui al debutto da professionista.

Roma-Casale,  il vecchio Mattea mette paura

Al Motovelodromo Appio, colmo di tifosi, le due squadre scendono in campo alle 14.30 agli ordini dell’arbitro Giuseppe Turbiani di Ferrara nell’ambito dell’8ª giornata di campionato. La Roma parte a mille nel primo quarto d’ora, dando l’impressione di poter dominare il match, ma è il Casale ad andare in vantaggio al 23’: su assist di Zanni il 35enne Angelo Mattea, attaccante e allenatore dei nerostellati, fulmina un non impeccabile Rapetti approfittando di un’incertezza di Corbjons, che per il resto disputa una buona gara. Il pareggio giallorosso arriva al 36’ grazie a un guizzo da pochi metri di Canestrelli, servito da uno spiovente di Bussich.

Giovanni Corbjons

Giovanni Corbjons, terzino della Roma. Qui con la maglia della Fortitudo

Nella ripresa il Casale diventa padrone del campo, con l’ala destra Migliavacca incontenibile e il portiere giallorosso Rapetti costretto a più di un intervento decisivo. «La linea attaccante, che ebbe in Migliavacca il miglior elemento, pur peccando di precisione in due tiri non difficili, fu assai pericolosa e confermò il suo grande miglioramento», scrive il settimanale “Il Monferrato” a proposito della prestazione nerostellata.

Gol fantasma di Canestrelli

Da segnalare però un gol fantasma della Roma: «Un tiro di Canestrelli parato dentro ben 70 centimetri dal poco vigile guardiano casalese – racconta il giornale capitolino “L’Impero” – tutti hanno visto il punto, anche i giuocatori casalesi, ma l’arbitro non ha veduto e il punto non è stato concesso. L’arbitro dopo il match ha ammesso candidamente che non ha visto».

Contestato l’arbitro Turbiani di Ferrara

I padroni di casa chiudono l’incontro con la sensazione di aver condotto le danze, ma è il Casale che alla fine ha avuto le occasioni più ghiotte. Il quotidiano “L’Impero” si lamenta per la direzione di gara di Turbiani, titolando nella sua pagina sportiva «un pietoso arbitraggio priva la Roma d’una meritata vittoria». Anche il pubblico del Motovelodromo Appio rumoreggia, pur senza mai trascendere: «Il signor Turbiani ha permesso tutto, dallo sgambetto al ceffone, dal calcio allo stomaco alla carica violenta – sottolinea “L’Impero” – e non ha mai punito delle mani evidenti (in questo sono maestri i casalesi, nevvero Caligaris?) in area di rigore, commessi molto, ma molto intenzionalmente. Ben due volte Caligaris ha salvato il goal con le mani». Inoltre c’è il gol fantasma di Canestrelli, non visto nel secondo tempo: «Dopo l’incontro Caligaris, Mattea e i dirigenti del Casale molto onestamente hanno riconosciuto che il punto era stato segnato dalla Roma in modo assai regolare», scrive ancora “L’Impero”.

L’attacco giallorosso continua a soffrire

Il quotidiano capitolino, con sarcasmo, fa notare come solo nella Capitale non ci sia quella sudditanza psicologica tipica degli arbitri nei confronti delle squadre di casa: «Pensare che fuori di Roma gli arbitri subiscono l’influenza dell’ambiente ai danni della squadra ospitata, mentre qui a Roma tutte le squadre ospitate giuocano meglio e più liberamente che a casa loro».

Nonostante l’inserimento di Narizzano e Canestrelli al posto di Fasanelli e Cappa, l’attacco giallorosso continua a soffrire: «Un grave difetto che si è riscontrato nella prima linea romana è stato quello della discontinuità delle azioni – scrive “Il Messaggero” nel commentare la gara – ma forse questa discontinuità può essere dipesa dal poco affiatamento che esisteva tra uomo e uomo poiché malgrado i sostituenti fossero soltanto due, tutti venivano a risentire della formazione nuova non trovandosi al fianco i soliti compagni».

Carpi tradito dall’emozione, buoni segnali da Narizzano

Per Fernando Canestrelli, autore di una buona prova da ala sinistra, questa resta l’unica presenza ufficiale, peraltro con gol, in maglia romanista. Discrete le prestazioni del centravanti Bussich e di Chini Ludueña (spostato da Garbutt, come detto, a interno sinistro per far posto a Canestrelli). Narizzano, all’esordio, «si è rivelato un giuocatore astuto, forte e buon tiratore in porta. Ha però bisogno di entrare in forma». Delude Ziroli mentre il giovanissimo Carpi, capitano delle riserve giallorosse all’esordio in prima squadra, forse è tradito dall’emozione e fa sentire la mancanza di Rovida. Buona la prestazione del terzino Mattei, al rientro da titolare.
Il match tra Roma e Casale è preceduto dalla sfida tra la squadra riserve giallorossa e la Vittoria, formazione capitolina di Seconda Divisione. Non è noto il risultato dell’incontro.

Chini Roma

Arturo Chini Ludueña, attaccante italo-argentino della Roma

ROMA-CASALE 1-1
Reti: 23’ Mattea (C), 36’ Canestrelli (R).
Roma: Rapetti; Mattei I, Corbjons; Ferraris IV, Degni, Carpi; Ziroli, Narizzano, Bussich, Chini Ludueña, Canestrelli. All. Garbutt.
Casale: Forotti; Gallino, Caligaris; Greppi, Albertoni, Patrucco; Migliavacca, Buscaglia, Gabba, Mattea, Zanni. All. Mattea.
Arbitro: Turbiani di Ferrara.

Nella foto all’inizio della pagina: l’articolo sulla partita del quotidiano “L’Impero” del 29 novembre 1927.

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