SABATO 9 LUGLIO 1927. La segreteria della Federcalcio conferma ufficialmente un’intenzione già trapelata negli ambienti calcistici da qualche tempo: nella stagione 1927-28 non saranno ammessi giocatori stranieri nel nostro campionato. In realtà, nei fatti, ci saranno deroghe per i calciatori oriundi, ovvero gli stranieri di origine italiana. La questione interessa marginalmente la neonata Roma che non ha nella sua rosa numerosi stranieri, se non Arturo Chini Ludueña, attaccante argentino che però è in possesso del doppio passaporto. Per gli ungheresi Endre Boros e Tomasz Heger, che giocheranno le prime gare amichevoli della storia giallorossa il 16 e 17 luglio 1927, si profila invece un futuro lontano dall’Italia.
Il quotidiano “L’Impero” in edicola oggi pubblica un lungo articolo sulla questione legata alla fusione tra Andrea Doria e Sampierdarenese, che di fatto libera un posto nel massimo campionato, cui ambiscono anche i giallorossi. «Si è comunicato in forma abbastanza chiara – scrive il giornale romano – l’imbarazzo in cui è venuta a trovarsi, in conseguenza di questa fusione, il Direttorio Federale per l’assegnazione del posto rimasto vacante fra le elette della Divisione Nazionale».
“L’Impero” suggerisce, come soluzione, la disputa di un torneo di qualificazione a quattro squadre cui dovrebbero partecipare le retrocesse dal massimo campionato: Alba, Fortitudo, Cremonese e Napoli. In virtù della fusione tra Alba, Fortitudo e Roman però la partecipazione sarebbe ridotta a tre formazioni, con la neonata A.S. Roma al posto di albini e fortitudiani.
Altra soluzione è l’assegnazione d’autorità, da parte della Figc, del posto vacante nella Divisione Nazionale: «Sappiamo che a qualche dirigente della federazione ha fatto molta impressione l’ossatura finanziaria che si è ora creata il Napoli – scrive ancora “L’Impero” – e caldeggia apertamente per l’inclusione di questa squadra nella massima divisione». Il quotidiano capitolino spinge infine per una terza via, ovvero il ripescaggio di tutte e tre le candidate: Roma, Cremonese e Napoli. Alla fine, ad agosto inoltrato, la Federcalcio opterà proprio per quest’ultima strada, senza lasciare scontenti.
Nella foto (tratta dal quotidiano “L’Impero”): Endre Boros, attaccante ungherese della Fortitudo, giocherà nella Roma contro l’U.T.E. Budapest.