MERCOLEDÌ 29 GIUGNO 1927. Nel giorno della festa patronale di Roma di San Pietro e Paolo la Fortitudo non va oltre il pareggio 0-0 con il Casale, nel big-match per il primo posto nel Girone B della Coppa Coni (le due squadre sono a pari punti). Allo Stadio Nazionale l’arbitro Sganzetta di Torino dà il fischio d’inizio alle 16.30: i romani di Rione Borgo ci mettono tutta la buona volontà per scalfire la difesa casalese in un incontro accanito senza esclusione di colpi. Ferraris, capitano della Fortitudo, prende un calcione tanto da dover abbandonare il campo per 20 minuti prima di rientrare con la testa fasciata.
Umberto Caligaris, terzino della nazionale azzurra, chiama a raccolta i suoi tirando su una vera e propria muraglia contro i tentativi di Cappa, Sbrana, Puerari e Bramante. La mezzala ungherese Endre Boros, di classe superiore ma non un guerriero, dopo un po’ si spegne e non fornisce un adeguato contributo ai compagni. Per Rapetti, 21enne portiere nativo di Alessandria, lanciato da King nella Coppa Coni, non c’è praticamente lavoro da svolgere. Al contrario Roletto, estremo difensore del Casale, si rende protagonista di grandi parate a ripetizione.
In questi giorni di fine giugno la Federcalcio è impegnata nel preparare un’amichevole tra la squadra italiana universitaria, conosciuta come nazionale goliardica, e l’Austria di pari categoria, a Torino il 17 luglio. Il match servirà al ct azzurro Augusto Rangone come preselezione in vista dei Mondiali universitari in calendario a Roma tra fine agosto e inizio settembre.
FORTITUDO-CASALE 0-0
Fortitudo: Rapetti; Canestrelli, Corbjons; Scocco, Ferraris IV, Zamporlini; Puerari, Boros, Bramante, Cappa, Sbrana. All. King.
Casale: Roletto; Gallino, Caligaris; Greppi, Volta, Albertoni; Montiglio, Migliavacca, Zanni, Buscaglia, Nebbia.
Arbitro: Sganzetta di Torino.
Nella foto principale: una formazione della Fortitudo 1926-27 insieme ad alcuni calciatori avversari.