Lunedì 19 dicembre 1927. In mattinata rientrano a Roma i tifosi giallorossi partiti per Livorno al seguito della squadra di Garbutt, sconfitta 2-1 in terra labronica. La trasferta, organizzata dalla stessa società di Italo Foschi, è costata 75 lire di biglietto per il viaggio in treno, andata e ritorno, in seconda classe. L’esperienza dei supporters romanisti allo stadio Villa Chayes è stata però tremenda a causa delle pesanti aggressioni verbali e fisiche subite ad opera dei tifosi livornesi. Negli ambienti calcistici della Capitale è forte l’indignazione, anche alla luce della buona accoglienza fornita al Livorno in occasione delle due gare disputate a Roma a settembre.
L’amarezza per la sconfitta e per gli incidenti di Livorno è mitigata dalla convocazione in nazionale di due calciatori giallorossi: il capitano Attilio Ferraris e il suo compagno di reparto Giovanni Degni, in ottima forma in questa prima parte di stagione. I due mediani della Roma dovranno trovarsi giovedì 22 dicembre a Bologna per una partita di allenamento in vista di Italia-Svizzera del 1° gennaio 1928. Il commissario tecnico Augusto Rangone aveva chiamato in azzurro anche un terzo romanista, Pierino Rovida, che però non può rispondere alla convocazione perché infortunato già da qualche settimana.
Gli altri convocati dal ct Rangone sono De Prà, Rosetta, Caligaris, Rivolta, Pietroboni, Levratto, Munerati, Libonatti e Magnozzi. La nazionale italiana sfiderà in amichevole il Bologna, nelle cui file ci sono altri calciatori che interessano il tecnico azzurro, come il portiere Gianni, il terzino Gasperi, i mediani Pitto (che però non è al meglio fisicamente) e Genovesi e gli attaccanti Della Valle e Schiavio. La partitella sarà disputata allo stadio Littoriale, l’odierno Renato Dall’Ara.
Nella foto all’inizio dell’articolo: la tessera da atleta del 1927-28 di Giovanni Degni.