Anche la Roma ha conosciuto da vicino Gordon Banks, il mitico portiere inglese scomparso il 12 febbraio 2019 all’età di 81 anni. Accade tutto nell’arco di pochi giorni, nella parte finale della stagione 1970-71, a campionato già concluso, in occasione del Torneo Anglo-Italiano, che i giallorossi avrebbero vinto l’anno successivo. Banks, a 33 anni e mezzo, è già allora una leggenda: portiere dello Stoke City, nel 1971, al momento di incontrare la Roma, è ancora titolare indiscusso della nazionale inglese (con 67 gare giocate delle 73 totali che raccoglierà in carriera), due Mondiali disputati (di cui uno vinto a Wembley nel 1966) e la leggendaria parata su Pelé già impressa negli occhi di tutti gli appassionati di pallone.
Reduce da un poco entusiasmante tredicesimo posto con lo Stoke City nel campionato inglese, concluso il 5 maggio 1971, e da tre partite ravvicinate (e vinte) con la nazionale dei tre leoni (5-0 contro Malta il 12 maggio, 1-0 contro l’Irlanda del Nord il 15 maggio e 3-1 contro la Scozia il 22 maggio), Banks affronta per la prima volta i giallorossi mercoledì 26 maggio 1971 nella prima giornata del Torneo Anglo-Italiano. La Roma, che ha concluso un controverso campionato da soli tre giorni, gioca in trasferta e vola a Stoke-on-Trent per affrontare i biancorossi “Potters”: sulla panchina romanista c’è Luciano Tessari, che ha sostituito a inizio aprile Helenio Herrera, in rotta con il presidente Marchini a causa di beghe contrattuali, risultati deludenti e alcune esternazioni al vetriolo dello stesso allenatore.
“Roma debutto contro lo Stoke di muro Banks” è il titolo in prima pagina del Corriere dello Sport nel presentare il match (valido per il gruppo 3 che comprende anche Verona e Blackpool), a dimostrazione della popolarità del portiere inglese dalle nostre parti. Il fischio d’inizio, al Victoria Ground, viene dato alle 19.30 ora locale: si rivede in campo Cappelli, assente da oltre un anno per una brutta frattura, mentre Zigoni non è al meglio. Al 13’ i padroni di casa passano in vantaggio: Petrelli spizza di testa una rimessa laterale di Mahoney, la sfera va a Bernard che serve Greenhoff, che in mezza girata al volo di sinistro infila il pallone nell’angolino di destra alle spalle di Ginulfi. Al 17’ Cordova lancia Zigoni, ma Banks lo ferma fallosamente fuori dall’area di rigore. Il match scorre via piacevole e vivace per oltre mezz’ora per poi innervosirsi: gli inglesi giocano duro e, tra i giallorossi, Zigoni e Petrelli rispondono per le rime. Poco prima dell’intervallo Cappelli è colpito da una gomitata a gioco fermo in area inglese, ma l’arbitro italiano Giunti fa finta di non vedere forse per paura di sembrare di parte.
Nella ripresa, al rientro in campo, Tessari inserisce La Rosa al posto di Zigoni, nervoso e poco brillante. Al 13’, lo stesso minuto del primo tempo, i biancorossi dello Stoke City vanno ancora a segno: Mahoney, sulla sinistra, passa a Ritchie che di testa mette al centro dove lo stopper Smith, a due passi da Ginulfi, non ha difficoltà infilare la rete giallorossa.
I ragazzi di Tessari, sotto per 2-0, non si danno per vinti anche perché il regolamento del torneo prevede un punto supplementare per ogni gol segnato, anche in caso di sconfitta. Al 65’ la Roma riapre la gara: Cappellini, servito da Salvori, si libera con un colpo di tacco e poi va alla conclusione, che La Rosa devia in area ingannando Banks. Al 74’ Bob Vieri rischia di combinare la frittata servendo Haslegrave, ma Ginulfi è bravissimo a sventare il pericolo in uscita. Lo stesso Vieri, con Santarini, reagisce con veemenza poco più tardi al gioco duro degli inglesi, che l’arbitro Giunti non riesce a contenere. Le botte e le intimidazioni dello Stoke però non fermano la Roma che pareggia al 75’: su appoggio di Cordova, Vieri va al tiro da oltre 25 metri sorprendendo Banks, che si tuffa senza reattività rimediando una goffa panciata. «Forse Banks si è spostato in ritardo – racconta Vieri a fine match ai giornalisti – ma non era una palla facile perché ho colpito di esterno imprimendo uno strano effetto al pallone. Credo che anche questo effetto abbia disorientato Banks».
Il duello a distanza con il mitico portiere inglese è vinto dal collega romanista Ginulfi che, nel quarto d’ora finale del match, salva la Roma con almeno tre parate prodigiose su conclusioni ravvicinate. A due minuti dal 90’ Giunti decide finalmente di punire il gioco duro dei padroni di casa, mostrando il cartellino rosso a Bernard per un pugno a Scaratti. “Ginulfi migliore di Banks” titola il Corriere dello Sport all’indomani dell’incontro. Il portiere giallorosso, confidandosi con i giornalisti, parla del match come di uno dei più duri mai affrontati in carriera: «Ma per fortuna mi sentivo in buone condizioni», spiega il 29enne numero uno, mentre riceve valanghe di complimenti negli spogliatoi.
Sei giorni dopo la sfida in terra inglese Roma e Stoke City si ritrovano allo Stadio Olimpico per la gara di ritorno. Il Corriere dello Sport, nel giorno della partita, titola “Attento Banks! La Roma ha fame di gol”, ma il portiere inglese, non impeccabile all’andata, stavolta sarà protagonista lasciando inviolata la porta dei “Potters”. L’arbitro inglese Homewood dà il fischio d’inizio alle 21 davanti a 40 mila spettatori. Mister Tessari concede spazio a De Min, che sostituisce Ginulfi tra i pali giallorossi, mentre in regia, a centrocampo, c’è il veterano spagnolo Del Sol. Manca Cordova.
Il match è divertente: nel primo tempo, giocato a buoni ritmi, l’arbitro nega un rigore a Cappellini, caduto in area inglese dopo un contrasto con tre avversari. «Banks – scrive il Corriere dello Sport – dimostra in più occasioni di avere un eccellente senso del piazzamento e di saper intuire dove finirà il pallone. Sicché difficilmente, addirittura, sarà costretto a ricorrere al tuffo». Vieri, Del Sol e Zigoni impegnano più volte l’esperto portiere inglese che al 22’ si supera con un intervento plastico, applaudito dal pubblico, su conclusione del solito Bob Vieri. Anche De Min, dopo la sfuriata offensiva giallorossa, deve guadagnarsi la pagnotta nella seconda metà del primo tempo.
In apertura di ripresa Banks è ancora decisivo su Del Sol, di piede, e su Cappellini. La Roma è anche sfortunata perché colpisce la traversa, con Petrelli, e il palo, con Cappellini. Al 56’ matura l’immeritato gol vittoria dello Stoke City: Pejic crossa da sinistra e Ritchie, approfittando di una dormita della difesa romanista, appoggia in rete senza difficoltà. Sostenuta dai tifosi, la squadra giallorossa si riversa all’attacco alla ricerca del pareggio: le conclusioni di Scaratti e Zigoni non hanno successo e ancora Vieri, il più vivace della Roma, ci prova, ma Banks è insuperabile stasera. Greenhoff, di testa, sfiora il raddoppio in contropiede, ma il vero protagonista del successo dei “Potters” è il vecchio leone tra i pali: «Il portiere della nazionale britannica, Gordon Banks, ha effettuato parate strepitose salvando ripetutamente la sua rete» scrive “La Stampa”, «il più bravo è il nazionale inglese Banks» si legge su “L’Unità”, «Gordon Banks protegge il risultato con la sua bravura essenziale» è l’inizio della cronaca della “Gazzetta dello Sport”.
Conclusa la gara, con le squadre già uscite dal campo, centinaia di tifosi invadono il terreno di gioco, scontrandosi con le forze dell’ordine. I teppisti, animati da immotivata violenza, forzano il blocco della polizia all’ingresso del sottopassaggio mentre dal campo intervengono anche i carabinieri. Il Corriere dello Sport grida alla “follia”, titolando a tutta pagina il giorno successivo, mentre sono in tanti a ipotizzare una matrice politica fascista dietro ai disordini. Alcuni vandali distruggono le porte da calcio mentre altri tentano di appiccare il fuoco dove possibile. Si sentono urla contro gli inglesi. Le forze dell’ordine sparano i lacrimogeni che però vengono tirati indietro, verso gli spogliatoi, dai facinorosi più impavidi. Finiti i disordini si contano i danni: almeno cinque gli agenti feriti, uno è ricoverato, privo di sensi, per un vistoso taglio alla testa.
Un pessimo finale per una gara che doveva essere soltanto una festa di calcio. Lo Stoke City di Banks tornerà ad affrontare la Roma l’anno successivo, nel Torneo Anglo Italiano del 1972, vinto dai giallorossi. In questa seconda occasione però il vecchio portiere inglese non sarà in campo, sostituito dalla sua riserva Farmer. La Roma vincerà entrambi gli incontri: soltanto un caso?
Mercoledì 26 maggio 1971, Torneo Anglo-Italiano (gruppo 3)
STOKE CITY-ROMA 2-2 (1-0)
Reti: 13′ Greenhoff (S), 58′ Smith (S), 65′ La Rosa (R), 75′ Vieri (R).
Stoke City: Banks, Marsh, Pejic, Skeels, Smith D., Bernard, Mahoney, Greenhoff, Ritchie, Bloor, Haslegrave. Allenatore: Waddington.
Roma: Ginulfi, Cappelli (70′ Bertini), Bet, Petrelli, Santarini, Scaratti, Cappellini, Cordova, Zigoni (46′ La Rosa), Vieri R., Salvori. Allenatore: Tessari.
Arbitro: Giunti di Arezzo.
Note: 10.500 spettatori. Ammonito: Bloor. Espulso all’88’ Bernard per somma di ammonizioni.
Martedì 1 giugno 1971, Torneo Anglo-Italiano (gruppo 3)
ROMA-STOKE CITY 0-1 (0-0)
Rete: 56’ Ritchie.
Roma: De Min, Scaratti, Petrelli, Salvori, Bet, Santarini, Cappellini (84′ La Rosa), Vieri R., Zigoni, Del Sol, Franzot. Allenatore: Tessari.
Stoke City: Banks, Marsh, Pejic, Skeels, Smith D., Bernard, Mahoney, Greenhoff, Ritchie, Bloor, Haslegrave. Allenatore: Waddington.
Arbitro: Homewood (Inghilterra).
Note: 40.000 spettatori. Angoli: 8-4 per la Roma.
Fonti: Corriere dello Sport.
La Stampa.
L’Unità.
Gazzetta dello Sport.
“Magica Roma” di Alberto Pallotta e Angelo Olivieri.
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