MARTEDÌ 7 GIUGNO 1927. In serata, nella palazzina di Italo Foschi in via Forlì 16 (tra i quartieri romani di Nomentano e Tiburtino), nasce l’Associazione Sportiva Roma. Il nuovo club prende vita dalla fusione tra Fortitudo-Pro Roma, Alba-Audace e il Football Club di Roma, più comunemente noto come Roman. Con Foschi ci sono l’onorevole Ulisse Igliori, presidente dell’Alba-Audace, il commendator Vittorio Scialoja, presidente del Roman, e quasi certamente anche Renato Sacerdoti, dirigente di spicco del Roman, banchiere e finanziatore del nuovo club. Probabile la presenza anche di Vittorugo Foschi, il fratello di Italo. L’obiettivo dei sodali è creare una formazione romana all’altezza degli squadroni del nord: Juventus, Torino, Milan, Ambrosiana-Inter, Genoa e Bologna.
Nel corso della mattinata, dopo il no alla Lazio della sera precedente, Foschi aveva organizzato per bene le cose, ottenendo dal nuovo Ufficio Sportivo del Partito Nazionale Fascista (un ente di raccordo tra il Coni e il partito) e, soprattutto, dall’avvocato Milora e da Sacerdoti, basilari garanzie atte a eliminare le difficoltà d’ordine pratico e finanziario.
NELLO STEMMA C’È LA LUPA CAPITOLINA
In serata Foschi fa firmare a Igliori e Scialoja le carte che rendono effettiva la fusione delle tre società nella Associazione Sportiva Roma, completando un progetto che andava avanti da mesi. I colori scelti per il nuovo club sono quelli del Roman, che riprende il giallorosso della Città Eterna, mentre nello stemma c’è la Lupa capitolina, già presente negli emblemi di Fortitudo e Audace. “Il Messaggero” dell’8 giugno spiega che «la nuova squadra giuocherà con la maglia dai colori di Roma, fregiata dallo scudo verde sormontato dalla lupa e dal fascio littorio».
LO STADIO DELLA ROMA SARÀ IL MOTOVELODROMO APPIO
Fortitudo-Pro Roma e Alba-Audace forniscono buona parte dei giocatori, l’Alba dà lo stadio, il Motovelodromo Appio in zona Colli Albani, ma Foschi ha già in cantiere di costruire un impianto a Testaccio, che per ora è indicato come campo di allenamento della nuova squadra. Il Roman, grazie a Sacerdoti e ai fratelli Piero e Giorgio Crostarosa, dà la forza finanziaria al club e fornisce la prima sede sociale, in via degli Uffici del Vicario 35. Anche l’aggettivo “romanista” nasce dal Roman poiché sono gli stessi appartenenti alla squadra a chiamarsi così.
La Fortitudo-Pro Roma concede anche le valide sezioni del ciclismo (di estrazione fortitudiana) e di atletica (originariamente della Pro Roma). Igliori rinuncia alla presidenza della A.S. Roma, che tocca a Foschi, accettando l’incarico di amministratore delegato. L’altro amico di Foschi, il 35enne Umberto Guglielmotti, assume la presidenza onoraria mentre Sacerdoti è nominato vicepresidente. Il consiglio direttivo della nuova società sarà formato da nove membri, tre per ogni club fondatore.
FOSCHI INFORMA MESSAGGERO E GAZZETTA DELLO SPORT
In tarda serata, a fondazione ratificata, Foschi e i suoi soci informano della nascita dell’Associazione Sportiva Roma le redazioni romane de “Il Messaggero”, “La Gazzetta dello Sport” e “Il Tevere”, che infatti il giorno successivo riporteranno la notizia.
La nascita dell’A.S. Roma non ferma l’attività di Fortitudo e Alba, che devono concludere la stagione calcistica in Coppa Coni.
Nella prima foto in testa all’articolo: i dirigenti fondatori dell’A.S. Roma. Il terzo da sinistra è Italo Foschi, anima della fondazione e primo presidente giallorosso.