LUNEDÌ 4 APRILE 1927. Non manca il malumore tra gli sportivi (tifosi e giornalisti) romani per presunti torti arbitrali subiti da Alba e Fortitudo nelle rispettive gare della domenica in Coppa Coni. Gli albini lamentano la concessione di un rigore all’Alessandria, che ha permesso ai piemontesi di raggiungere il pareggio: il fallo di mano di Degni, in area dell’Alba, secondo il quotidiano “L’Impero” era da considerarsi involontario. «La folla romana ha protestato, fischiato, urlato – scrive il giornale della Capitale – ma scusate, quante volte le folle settentrionali, che sono ritenute per più sportive e mature della nostra, non hanno fatto di peggio di fronte a qualche rimarchevole deficienza arbitrale?».
Per quanto riguarda la Fortitudo, che a Modena si è vista espellere tre giocatori e annullare un gol per fuorigioco, “L’Impero” accusa l’arbitro Magliulo di essersi fatto condizionare dal pubblico di casa: «L’arbitro – si legge – è stato a sua volta travolto dai clamori e dagli urli, si è fatto prendere la mano dai giuocatori ed ha iniziato infine una serie di gravi punizioni contro i romani».
Nella foto: Attilio Ferraris con un arbitro.