Domenica 18 dicembre 1927. Nella prima giornata di ritorno, a Livorno, la Roma mantiene il vantaggio fino a pochi minuti dal fischio finale prima di essere raggiunta e battuta per 2-1 dai padroni di casa. Seguita da un centinaio di tifosi arrivati in treno dalla Capitale, la squadra giallorossa passa in vantaggio dopo 8 minuti nel match a Villa Chayes iniziato alle 14.45, in un gelido pomeriggio spazzato dalla tramontana: azione in mischia, il terzino livornese Innocenti III non riesce a calciare via il pallone, su cui si avventano i giallorossi Ziroli e Chini Ludueña. L’ala italo-argentina arriva per primo e realizza da pochi metri, con una conclusione che si infila nell’angolo basso della porta difesa da Lipizer.
Il Livorno prova a reagire senza grande convinzione ed è anzi la Roma a farsi viva più volte dalle parti dell’area labronica, rintuzzata però dai puntuali interventi dei terzini Paolini e Innocenti III.
Nella ripresa i padroni di casa vanno all’assalto della porta giallorossa difesa da Ballanti, che sostituisce il titolare Rapetti, alle prese con un problema alla spalla sinistra. Dopo una serie di calci d’angolo a ripetizione, il Livorno agguanta il pareggio in mischia con il bomber Magnozzi all’83’. Due minuti più tardi, su azione di calcio d’angolo, il terzino destro Paolini, spintosi in avanti, firma di testa il gol della vittoria amaranto. Sul match però pesa come un macigno la cattiva gestione dell’ordine pubblico sugli spalti, che innervosisce non poco la Roma.
L’incontro infatti è turbato da una serie di incidenti sulle gradinate del campo di Villa Chayes, con i cento tifosi arrivati da Roma presi di mira da quelli del Livorno. I supporters giallorossi, racconta il quotidiano “Il Messaggero” «venivano insultati e malmenati da decine e decine di scalmanati, il cui numero è aumentato quando i dirigenti del Livorno hanno creduto opportuno lasciare libero accesso alla tribuna – in cui si trovavano appunto un centinaio di romani partiti espressamente dall’Urbe – ad altri nuclei di livornesi che avevano acquistato il biglietto dei posti popolari».
I romanisti vengono coperti di pesanti insulti e poi aggrediti. Anche il presidente giallorosso Italo Foschi, che come sempre segue la Roma in trasferta, rischia di beccarsi una bastonata in testa, salvato soltanto da un intervento di un amico. Il giornalista Edi de “Il Piccolo” e l’arbitro romano Mario Antonacci, presenti sugli spalti, sono costretti a rientrare in albergo, dopo la partita, scortati dai carabinieri.
Per quanto riguarda le questioni di campo da notare che nel Livorno non ci sono, rispetto all’ultima partita disputata, Caimmi e Scioscia, ex calciatori dell’Alba-Audace di Roma. Tra i giallorossi, oltre a Ballanti tra i pali al posto di Rapetti, da notare la presenza di Zamporlini sulla linea mediana.
È un compleanno amaro per l’amministratore delegato della Roma Ulisse Igliori, che oggi compie 32 anni. Nato a Firenze il 18 dicembre 1895, ex presidente dell’Alba-Audace, Igliori aveva perduto il braccio sinistro durante la Prima Guerra Mondiale, ricevendo la decorazione della medaglia d’oro. Già legionario fiumano con Gabriele D’Annunzio, a Fiume aveva conosciuto Benito Mussolini, aderendo successivamente al fascismo e comandando una colonna durante la Marcia su Roma dell’ottobre 1922. Dopo essere stato sindaco di Rieti ed eletto deputato, nel 1927 era entrato come dirigente nel Fascio di Sezze Romano. Nel frattempo aveva costituito una ditta edile che, nel 1937, sarà in lizza per la costruzione della Mole Littoria. Nel 1943 non aderì alla Repubblica Sociale Italiana. È deceduto il 19 settembre 1966 a Roma.
Nella giornata odierna torna a giocare ufficialmente a calcio la Fortitudo: l’ex squadra di Attilio Ferraris debutta nel campionato U.L.I.C. romano (girone A), alle 11 al Campo Flaminio (a lungotevere Flaminio) affrontando il Salario. Il match è senza storia con la Fortitudo che si impone per 4-0. Il risultato dell’incontro rimarrà sub judice per un paio di settimane a causa della posizione regolamentare dubbia di alcuni calciatori del Salario, prima di essere definitivamente omologato.
LIVORNO-ROMA 2-1
Reti: 8’ Chini Ludueña (R), 83’ Magnozzi (L), 85’ Paolini (L).
Livorno: Lipizer; Paolini, Innocenti III; Giraldi, Baldi, Cucciolini; Gambogi, Montelatici, Pignatelli, Magnozzi, Silvestri. All. Piselli.
Roma: Ballanti; Mattei I, Corbjons; Ferraris IV, Degni, Zamporlini; Ziroli, Fasanelli, Bussich, Cappa, Chini Ludueña. All. Garbutt.
Arbitro: Carraro di Padova.
Note: incidenti in tribuna. Un centinaio di tifosi romanisti, giunti in treno dalla Capitale, vengono insultati e aggrediti dai tifosi livornesi.
Nella foto all’inizio dell’articolo: una formazione del Livorno nel 1927-28.