Venerdì 4 novembre 1927. Il settimanale capitolino “Il Tifone”, che solitamente esce il giovedì, pubblica un’edizione straordinaria con la clamorosa notizia della revoca dello scudetto del Torino. Protagonista della vicenda è il giornalista romano Renato Ferminelli, corrispondente per “Il Tifone” e collaboratore della rivista milanese “Lo Sport”, che per primo è venuto a conoscenza del tentativo di corruzione che il dirigente del Torino Guido Nani ha attuato nei confronti di alcuni calciatori della Juventus (soprattutto Luigi Allemandi, ma risultano coinvolti anche Federico Munerati e Piero Pastore).
In questo clima teso per lo scandalo appena deflagrato, la nazionale azzurra si raduna a Forlì in vista della sfida contro l’Austria del 6 novembre. Tra i convocati ci sono gli juventini Luigi Cevenini e il già citato Munerati, interrogato dalla giustizia sportiva un paio di giorni prima a Bologna e sospettato di essere coinvolto nella combine. Nel gruppo azzurro anche i torinisti Adolfo Baloncieri e Julio Libonatti, scossi per lo scudetto cancellato e in campo in occasione del derby della Mole del 5 giugno 1927, match al centro dell’illecito. Alcuni giornali, nei giorni successivi, faranno notare come sia stato inopportuno, anche per il rendimento della squadra azzurra, chiamare in nazionale calciatori turbati da questa vicenda.
Gli azzurri, tra i quali c’è anche il romano dell’Inter Fulvio Bernardini, arrivano nella nuovissima stazione di Forlì dove sono recuperati dagli autisti incaricati di accompagnarli nell’albergo Masini in corso Garibaldi. Nel pomeriggio, alle 15.30, la nazionale di mister Rangone affronta in una partitella d’allenamento il Forlì, superandolo per 4-0 allo stadio Tullio Morgagni. I gol vengono segnati tutti nel primo tempo da Libonatti, Levratto, Cevenini e Munerati. Per l’occasione nella città romagnola fabbriche e negozi vengono chiusi a mezzogiorno e le scuole nemmeno aprono.
In giornata arriva nel nostro Paese anche la nazionale austriaca che si ferma per una notte a Venezia prima di trasferirsi, la mattina successiva, a Bologna, dove affronterà l’Italia.