«Non ho parole, sono talmente emozionato ed esterrefatto da quello che mi hanno dato i tifosi della Roma, che li accomuno in un abbraccio e sarebbe poco. Oggi mi sono sentito importante per loro ed è stata la giornata più bella della mia carriera». Parole ed emozioni di Franco Tancredi, portiere di riserva del Torino, il 24 febbraio 1991. Nessun errore: avete capito bene. Perché la più grande dimostrazione d’amore per il numero uno della Roma campione nel 1983 arriva quando ormai non veste più la maglia giallorossa da alcuni mesi. Quella domenica pomeriggio Franco Tancredi torna per la prima volta allo Stadio Olimpico, da avversario, dopo 13 anni di militanza romanista e la sorpresa che gli preparano i suoi ex tifosi è straordinaria.
“Ieri, oggi, domani. Franco nel cuore degli ultrà” recita uno striscione sulla balaustra che divide il campo dalla Curva Sud. Poi, sulle gradinate, ne spunta un altro con la scritta “Ciao Franco, bentornato a casa”. I tifosi della Roma gridano «Sotto la curva, Tancredi sotto la curva» e il 36enne portiere di Giulianova risponde andandoli a salutare sia prima del match che dopo il fischio finale. Durante la gara, a un certo punto, dalla Curva Sud parte addirittura il coro, indirizzato al tecnico del Torino Emiliano Mondonico, affinché schieri in campo proprio Tancredi: «Fai entra’, fai entra’, fai entra’ Tancredi, oh Emiliano, fai entra’ Tancredi» risuona nell’Olimpico mentre Mondonico si gira sorridendo verso il festeggiato. «Ero così commosso che continuavo ad augurarmi di non essere costretto ad entrare – spiega Tancredi a fine partita – perché proprio non so come avrei potuto reagire».
Per uno strano scherzo del destino Marchegiani, portiere titolare del Torino (e futuro laziale…), in quella partita vive una giornata nera: dapprima regala ad Aldair, con un’avventata uscita di pugno, la palla per il vantaggio romanista di testa e poi viene castigato da Rudy Völler con un rigore beffardo battuto a palombella. Franco Tancredi, che lascerà il calcio tre mesi dopo, si gode invece la festa con un solo rammarico: «Mi sento giallorosso a vita e oggi sono l’uomo più felice del mondo. Peccato che a questa festa sia mancato proprio lui, il presidente – dice riferendosi a Dino Viola, morto da poco più di un mese – è la persona che ho stimato di più e se oggi ho ricevuto tali attestazioni d’affetto da parte del pubblico il merito è tutto suo».
Domenica 24 febbraio 1991, ore 15
Serie A, 22ª giornata
ROMA-TORINO 2-0
Reti: 17′ Aldair, 82′ Völler su rigore.
Roma: Cervone, Pellegrini, Carboni, Berthold (46′ Piacentini), Aldair, Nela, Desideri, Di Mauro, Völler, Salsano (71′ Rizzitelli), Gerolin. In panchina:12 Zinetti, 13 Comi, 14 Tempestilli. All. Bianchi.
Torino: Marchegiani, Annoni, Baggio, Fusi, Benedetti, Cravero (76′ Brunetti), Mussi, Carillo, Bresciani, Sordo, Lentini. In panchina: 12 Tancredi, 13 Delli Carri, 14 Donà, 15 Mezzanotti. All. Mondonico.
Arbitro: D’ Elia di Salerno.
Note: 46.901 spettatori per un incasso di 1.154.596.000 lire. Giornata di sole, temperatura primaverile, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Annoni e Völler per comportamento antiregolamentare; Gerolin per gioco scorretto e Mussi per proteste. Al 76′ è uscito in barella Cravero dopo uno scontro con Carboni. Angoli: 5-4 per la Roma.
Fonti: Servizio di RaiUno del 24 febbraio 1991 a cura di Claudio Icardi e di RaiDue del 24 febbraio 1991 a cura di Furio Focolari. La Stampa del 25 febbraio 1991. Agenzie Ansa del 24 febbraio 1991. Asromaultras.org.