Martedì 25 ottobre 1927. In serata, alle 23, la nazionale italiana rientra a Venezia dopo la trasferta di Praga, dove ha ottenuto un prestigioso pareggio per 2-2 contro la Cecoslovacchia. Nel gruppo guidato dal commissario tecnico Augusto Rangone c’è anche il romano Fulvio Bernardini, futuro calciatore giallorosso.
La Roma di William Garbutt si prepara alla ripresa del campionato, che la vede impegnata in trasferta contro il Bologna. Nelle prime due gare casalinghe gli emiliani, guidati dall’austriaco Hermann Felsner, hanno pareggiato 1-1 sia contro la Pro Patria che nel derby con il Modena. In trasferta invece il Bologna ha superato per 3-0 il Livorno e poi ha perso 1-0 a Torino con la Juventus.
Tanti i giocatori di talento nelle file dei rossoblù: il portiere Mario Gianni, che nel maggio 1927 ha debuttato in nazionale, il mediano Pietro Genovesi, che ha giocato in azzurro al fianco di Bernardini nella sfida di Praga del 23 ottobre, l’altro mediano Alfredo Pitto, acquistato in estate dal Livorno, l’esperto attaccante Giuseppe “Geppe” Della Valle, che però in questa stagione vedrà poche volte il campo, l’emergente bomber Angelo Schiavio, 4 presenze e 3 reti finora in nazionale, e il terzino Eraldo Monzeglio, anche lui ancora giovane, futuro perno della nazionale e della Roma (dal 1935 al 1939).
In serata, alle 21, si riunisce l’Ente Sportivo Provinciale della Federazione dell’Urbe, nella sede di Via San Basilio 51. All’ordine del giorno l’organizzazione di una folta rappresentanza delle società sportive capitoline alle celebrazioni del quinto anniversario della marcia su Roma, previste per la mattina di domenica 30 ottobre.
Nella foto principale, all’inizio dell’articolo: Angelo Schiavio, 22 anni, attaccante del Bologna e della nazionale italiana.