Giovedì 1 dicembre 1927. Mentre la Roma prepara la trasferta di Busto Arsizio contro la Pro Patria, nel mondo del calcio girano indiscrezioni non troppo rassicuranti per i tifosi romani sull’agognato debutto della nazionale azzurra nella Capitale. Nelle settimane precedenti Roma era stata battuta da Genova come sede per la sfida tra Italia e Svizzera di Capodanno 1928, ma contestualmente la Città Eterna era stata indicata come città ospitante del successivo incontro con l’Ungheria del 25 marzo.
Negli ultimi giorni però, proprio dall’Ungheria, sono arrivate voci che danno Bologna come sede della gara tra azzurri e magiari, lasciando ancora una volta a bocca asciutta Roma, che non ha mai ospitato la nazionale italiana nei suoi primi 17 anni di vita. Per fare luce su questo mistero “Il Messaggero” interpella la nostra Federcalcio che esclude senza esitazioni che Bologna sia già stata designata per il match del 25 marzo 1928: in lizza ci sono soltanto Roma e Milano.
Nella Capitale ormai c’è un impianto, lo Stadio Nazionale del P.N.F., appena ristrutturato e adatto per le partite internazionali: «Non si vengano poi a sollevare dubbi riguardo all’affluenza del pubblico – scrive “Il Messaggero”, schierandosi a favore di Roma – tutti gli incontri internazionali fin qui disputati, salvo rarissime eccezioni, non hanno mai ottenuto un pubblico superiore alle 30.000 persone e spesse volte molto inferiore. Roma ha toccato più di una volta i 20-25.000 spettatori in incontri studenteschi (della nazionale goliardica, n.d.r.) di effettivo minor interesse che quelli tra due rappresentative nazionali. Dunque, ripetiamo, non vediamo proprio il motivo per il quale si dovrebbe ancora tenere la Capitale in uno stato di inferiorità nei riguardi delle altre città italiane. E poi aggiungiamo, per finire, lo sport non dovrebbe essere solo questione di cassetta!».
Nonostante qualche brivido, gli appassionati di calcio capitolini saranno finalmente accontentati: la nazionale italiana giocherà per la prima volta a Roma il 25 marzo 1928, battendo l’Ungheria per 4-3 con Attilio Ferraris e Fulvio Bernardini in campo.
Nella foto all’inizio dell’articolo: la formazione dell’Italia che ha battuto la Spagna il 29 maggio 1927 a Bologna.