GIOVEDÌ 21 LUGLIO 1927. Arriva nella Capitale la comitiva dell’Attila FC Miskolc, formazione ungherese che affronterà la Roma in due amichevoli sabato 23 luglio e domenica 24. «Sono tutti giovanotti ben piantati – scrive “Il Messaggero” a proposito dei calciatori magiari – e che hanno destato la più viva impressione e che siamo sicuri daranno filo da torcere agli atleti che verranno loro opposti. Il trainer della squadra ha assicurato che i suoi uomini sono in perfetta forma e per nulla affaticati dal viaggio sostenuto e che ad ogni modo il riposo che verrà loro imposto fino a sabato servirà a ritemprare le loro energie».
L’Attila, club nato da soltanto un anno, ha appena vinto la Serie B ungherese e perciò la trasferta in Italia è l’occasione per festeggiare la promozione nel massimo campionato. Tra le sue fila c’è l’austriaco Anton Powolny, capocannoniere del campionato italiano 1926-27 grazie a 22 reti segnate con la maglia dell’Inter (era andato in gol anche contro l’Alba-Audace). Annunciato in campo anche il mediano Árpád Hajós, nell’ultima stagione in forza al Milan e appena rientrato in patria. Altri calciatori di qualità sono József Kripkó e Antal Siklóssy, nel giro della nazionale magiara. Nel 1928 l’Attila arriverà alla finale della Coppa d’Ungheria, perdendo il 24 giugno di quell’anno l’ultimo atto per 5-1 contro il quotato Ferencvaros.
BINDA, DOPO ROMA, CONQUISTA ANCHE IL MONDO
Nella giornata odierna Alfredo Binda, che aveva vinto la tappa del Giro d’Italia di ciclismo a Roma e la classifica finale della corsa rosa, si aggiudica anche il titolo mondiale in linea in Germania: sul circuito del Nürburgring precede, in un trionfo tutto italiano, i compagni di nazionale Costante Girardengo, Domenico Piemontesi e Gaetano Belloni.
Nella foto in alto: Anton Powolny, al centro, nell’Inter 1926-27. A sinistra c’è Fulvio Bernardini, mediano nerazzurro, nativo di Rione Monti e futuro calciatore della Roma.