Mercoledì 7 dicembre 1927. Prevista per oggi, viene posticipata al 15 dicembre la prima di una serie di conferenze sul mondo dello sport, organizzate dall’A.S. Roma nella propria sede in via degli Uffici del Vicario 35, vicino Montecitorio. L’argomento del primo incontro sarà il mondo arbitrale e vedrà come relatore l’avvocato Giovanni Mauro, presidente della C.I.T.A. (Comitato Italiano Tecnico Arbitrale) e arbitro sin dal 1911. Mauro concluderà la sua carriera da direttore di gara proprio in questa stagione calcistica, alle Olimpiadi di Amsterdam del 1928.
Il 7 dicembre 1927 a Montevideo festeggia il suo quarto compleanno Raul “Toto” Schiaffino, fratello maggiore di Juan Alberto Schiaffino, che sarà calciatore della Roma tra il 1960 e il 1962 e che all’epoca è un bambino di poco più di due anni. Raul avrà una carriera proficua ma breve, tutta sviluppata nel Peñarol tra il 1943 e il 1949, quando lascia definitivamente il calcio ad appena 26 anni per un infortunio a una gamba che lo affliggeva da tempo.
Nel 1945 si laurea capocannoniere del campionato uruguaiano, alla pari con Nicolas Falero del Central, segnando 21 gol. Tra il 1945 e il 1946 disputa 7 gare, realizzando una rete, nella nazionale uruguaiana. Nel Peñarol gioca al fianco del fratello Juan Alberto, detto “Pepe”, che invece ha una lunga e brillante carriera, vincendo il titolo mondiale con l’Uruguay nel 1950. Quattro anni più tardi Pepe viene ingaggiato dal Milan e nel 1960 passa alla Roma, con cui disputa le ultime due stagioni della sua carriera da calciatore.
Nella foto all’inizio dell’articolo: Giovanni Mauro, arbitro e dirigente sportivo di spicco nel calcio italiano.