MERCOLEDÌ 8 GIUGNO 1927. “Gazzetta dello Sport”, “Il Tevere” e “Il Messaggero” (nella foto qui sopra) riportano nell’edizione odierna la notizia della fondazione dell’Associazione Sportiva Roma, che risale alla sera prima. “Il Messaggero” definisce Italo Foschi «anima dell’auspicata fusione» tra Alba-Audace, Fortitudo-Pro Roma e Roman. La Gazzetta chiama erroneamente il nuovo club Associazione Calcio Roma salvo poi correggersi nell’edizione pubblicata il giorno successivo, 9 giugno.
FARNETI, EX D.S. DELL’ALBA, SI SENTE ESCLUSO
Il progetto che ha portato alla nascita della A.S. Roma ha visto un’accelerazione tale, tra maggio e giugno 1927, da spiazzare vari personaggi interessati al progetto, soprattutto Umberto Farneti, facoltoso proprietario di un’osteria in via del Gambero e storico direttore sportivo dell’Alba, che si trovava al mare e a cui nessuno aveva detto nulla. In seguito Farneti, per ripicca, cercherà di far risorgere l’Alba per poi entrare nello staff dirigenziale della Lazio.
LA LAZIO FA SOCIO MUSSOLINI PER TUTELARSI
La Lazio, a sua volta, per garantirsi le spalle da qualsiasi attacco, il giorno dopo la notizia della nascita della Roma invia una lettera a Benito Mussolini, nella quale lo propone come socio vitalizio. Ecco il testo della missiva, recante la data dell’8 giugno 1927 e firmata da Ettore Varini: «A s. Ec. Il cav. Benito Mussolini. A Voi che siete esempio mirabile di intelligente attività ed energia, la Società Sportiva “Lazio” rivolge rispettosa preghiera affinché vogliate benignarVi accettare la prima tessera di Socio Vitalizio. Con devoto ossequio». Il duce accetta e il 25 luglio 1927 la sua nomina sarà ratificata dall’assemblea generale biancoceleste.
IL BIANCOCELESTE VACCARO PREPARA L’ATTACCO
Nei giorni successivi alla fondazione della Roma Giorgio Vaccaro, consigliere della Federcalcio e vicepresidente biancoceleste, comincerà ad attaccare Foschi, avvalorando una versione dei fatti parziale sul mancato ingresso della Lazio nella neonata Associazione Sportiva Roma. Ne nasce un botta e risposta a distanza tra Foschi e Vaccaro, che andrà avanti per un paio di settimane sui giornali romani.