Mercoledì 14 dicembre 1927. Ufficializzata la convocazione del capitano della Roma Attilio Ferraris per la partitella della nazionale del giorno successivo a Genova. Gli altri azzurri chiamati dal commissario tecnico Rangone per sfidare i padroni di casa del Genoa sono Gianni e Gaspari del Bologna, Magnozzi del Livorno, Bernardini e Rivolta dell’Inter, Rosetta della Juventus, Caligaris del Casale e Libonatti del Torino. Non c’è il bomber del Bologna Schiavio, alle prese con qualche acciacco. I ranghi saranno completati dai calciatori del Genoa e da un paio di innesti ad hoc.
Torna a vivere la squadra di calcio della Fortitudo, assorbita nell’estate precedente dalla neonata A.S. Roma. Dopo aver accettato l’iscrizione dell’ex club di Ferraris nel proprio campionato, il comitato locale romano dell’U.L.I.C., con un comunicato, fa sapere che la squadra di Rione Borgo dovrà giocare domenica 18 dicembre 1927, alle ore 14.30, contro il Salario sul campo Flaminio, a lungotevere Flaminio. Il match sarà poi anticipato alle 11 di mattina.
Nel girone A del campionato romano U.L.I.C., quello della Fortitudo, ci sono anche Virtus Goliarda, S.S. Regola, S.S. Serenissima, G.S. Salario e S.S. Monte Sacro. Nel girone B le squadre partecipanti sono S.S. Trasimeno, S.S. Urbe, S.S. Barberini, S.C. La Moschettiera, S.Sp. Tor di Quinto, A.C. Sp. Trionfale.
Nella foto all’inizio dell’articolo: Ferraris IV (terzo da sinistra) nell’estate del 1925 con fratel Damaso Cerquetti (secondo da sinistra), fondatore della Pro Roma, club poi confluito nella Fortitudo nel 1926.