Domenica 23 ottobre 1927. L’Italia strappa un prestigioso pareggio per 2-2 in casa della quotata Cecoslovacchia nella sua prima gara della neonata Coppa Internazionale. Nello stadio dello Sparta Praga, con inizio alle 14, il match è vivace e combattuto sino alla fine: sul campo reso fangoso dalla pioggia, che continua dalla mattina fino alla conclusione del primo tempo, c’è anche il romano Fulvio Bernardini al centro della linea mediana azzurra. I padroni di casa restano in inferiorità numerica dopo 12 minuti (all’epoca non sono previste sostituzioni in gare ufficiali) per l’infortunio dell’ala destra Podrazil, che ha uno sfortunato scontro di gioco con Genovesi ed esce dal campo a braccia per una frattura alla tibia destra.
Gli azzurri gelano lo Sparta Platz passando in vantaggio al 28’ con Libonatti, che finalizza un’iniziativa personale sulla sinistra dello sgusciante Levratto. L’azione del gol è iniziata da Bernardini, lesto nel rubar palla a metà campo al centromediano avversario “Kada”. I padroni di casa pareggiano poco dopo, al 32’, con un guizzo di Svoboda, che si avventa su un retropassaggio frenato dal fango di Caligaris, si libera del terzino Zanello (unico esordiente in campo) e infila un poco reattivo De Prà con un tiro fiacco.
In apertura di ripresa, al 51’, i “boemi”, come venivano chiamati all’epoca i cecoslovacchi, ribaltano il risultato grazie a un calcio di rigore trasformato da Svoboda e concesso per fallo di Zanello sulla stessa mezzala cecoslovacca. Incassato il secondo gol, l’Italia ha una reazione rabbiosa che frutta quattro calci d’angolo e una serie di conclusioni parate dal famigerato Planicka, prima del pareggio al 79’, quando i tifosi cechi già pregustavano il successo: Libonatti, ancora lui, è bravo a concludere un’azione su assist di “Zizì” Cevenini, firmando il definitivo 2-2.
Nel finale gli azzurri provano a fare il colpaccio, ma Planicka, pur bombardato di tiri, è insuperabile. «Magnifico Bernardini, che ha svolto un gioco chiaro intelligente – scrive il quotidiano “L’Impero” – superando di gran lunga, specie nell’attacco, il grande rivale Kada». Eccellente anche la prova del terzino Caligaris, nonostante il retropassaggio che ha favorito il primo gol ceco, e del bomber Libonatti.
La Roma approfitta della domenica di stop al campionato per effettuare un lungo allenamento mattutino al Motovelodromo Appio. Alle 8 scendono in campo i giovani delle squadre ragazzi (o boys) e allievi, alle 10 tocca alla prima squadra e alle riserve, agli ordini dell’allenatore William Garbutt. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, il Motovelodromo Appio ospita il match C.S. Romano-Civitavecchiese, valido per la prima giornata del campionato di Seconda Divisione. La formazione capitolina si impone con un perentorio 7-0.
CECOSLOVACCHIA-ITALIA 2-2
Reti: 28’ Libonatti (I), 32’ e 51’ su rigore Svoboda (C), 79’ Libonatti (I).
Cecoslovacchia: Planicka; Perner, Seifert; Kolenaty, Pesek “Kada”, Hajny; Podrazil, Svoboda, Silny, Dvoracek, Kratochvil. Ct: Hencl.
Italia: De Prà; Zanello, Caligaris; Pietroboni, Bernardini, Genovesi; Munerati, Baloncieri, Libonatti, Cevenini III, Levratto. Ct: A. Rangone.
Arbitro: Langenus (Belgio).
Note: 12.000 spettatori. Capitani: Pesek “Kada” e Baloncieri. Al 12’ Podrazil esce dal campo per infortunio lasciando la Cecolsovacchia in dieci uomini.