DOMENICA 31 LUGLIO 1927. Al campo della Rondinella (prezzo unico del biglietto 2 lire, fischio d’inizio alle 17.45) si disputa lo spareggio della finale del campionato ragazzi del Lazio tra Fortitudo-Pro Roma e Alba-Audace dopo il successo per 2-1 della Fortitudo all’andata e di 2-0 per l’Alba nel ritorno. Si impongono per 4-2 i “boys” di Rione Borgo che si aggiudicano il campionato giovanile regionale. In tribuna assistono alla gara, tra gli altri, Italo Foschi, presidente della Fortitudo e della Roma, l’arbitro Carlo De Pità, i calciatori Bramante, Scocco, Scardola e Antonio Bianchi.
L’autore di tutti i quattro gol della Fortitudo è il centravanti 16enne Armando Preti, che aveva iniziato a tirare i primi calci a un pallone nel vivaio della Pro Roma nel 1921. Per l’Alba vanno in rete Spagnoletto e Ricci. La formazione vincente della Fortitudo, allenata da mister Caporilli, è la seguente: Dossena; Valentini M., Vaccaro; Gioacchini, Valentini G., Rotunno; Favero, Acanfora, Belardi, Preti, Rovere.
IL GIOVANE BOMBER ARRIVERÀ IN SERIE A
Nato il 19 febbraio 1911, nella stagione 1927-28 Armando Preti verrà chiamato a condurre l’attacco dei “boys” della Roma, che vinceranno anch’essi il campionato laziale. Debutterà nella prima squadra giallorossa nel 1929-30, disputando 5 match e realizzando 3 gol in Serie A. Nel 1931 passerà al Lecce, quindi al Foligno, al Perugia, al Pisa, alla Lazio, di nuovo nella Roma (una presenza nel 1935-36) e alla Mater. Il giorno successivo alla gioia della quaterna che vale il titolo regionale giovanile, Preti vivrà il dramma della morte prematura del fratello Leonardo, anche lui calciatore. Armando invece scomparirà a Roma il 9 febbraio 1971.
Nella foto principale: una formazione della prima squadra della Fortitudo 1926-27.