DOMENICA 13 MARZO 1927. Il Roman perde 2-0 il derby contro la Lazio, giocato alle 10.15 di mattina al Campo Due Pini, casa dei giallorossi, nella penultima giornata della “stagione regolare” della Prima Divisione. Il match si disputa su un campo pesante a causa del maltempo e i biancocelesti si impongono meritatamente, non senza un po’ di fortuna: all’8’ il capitano laziale Ligeti (ungherese, conosciuto anche come Löwy) viene atterrato in area romanista mentre il compagno di squadra Ottier, in mischia, appoggia in rete. L’arbitro però fischia prima che il pallone superi la linea bianca, non concedendo la norma del vantaggio, e così lo stesso Ligeti va sul dischetto e trasforma il rigore del primo gol laziale.
Ottier, rimasto ferito a un sopracciglio nell’azione del rigore, esce dal campo per alcuni minuti per farsi medicare e poi rientrare. I biancocelesti continuano a farsi pericolosi con ripetuti calci d’angolo e un paio di azioni di Pardini e Ottier. Poco prima dell’intervallo il portiere giallorosso Benzi è impegnato dalle conclusioni di Galli e Filippi. Nella ripresa, dopo un tiro alto di Filippi su assist di Galli, la Lazio raddoppia su autogol, al 53’: Liberi, terzino del Roman, infila la propria rete nello sfortunato tentativo di sventare un pericolo. Nella seconda parte di gara i giallorossi premono alla ricerca di un gol che riapra il match, ma la Lazio, anche ricorrendo a qualche fallo di troppo, riesce a mantenere la porta inviolata aggiudicandosi il derby. Tra i biancocelesti da sottolineare la buona prova dell’attaccante Odoacre Pardini, mentre nel Roman brilla il 17enne Giorgio Carpi, futuro mediano dell’A.S. Roma. Apprezzabile anche la prova dei due portieri Ezio Sclavi e Benzi. Tra i giallorossi deludono il centromediano Tosso e la linea d’attacco, soprattutto con Andreani e Bossi.
ALBA KO CON IL VERONA DI GUIDO MASETTI
L’Alba, priva di Ballante, Mattei, Ziroli e Chini, perde 2-0 a Verona e si ritrova a un passo dalla retrocessione. Su un campo fangoso per la pioggia caduta fino a un’ora prima del match, l’Hellas fatica un po’, mentre i romani mostrano una buona tecnica di gioco. In fase conclusiva però la formazione capitolina si mostra ancora una volta inconcludente e i padroni di casa ne approfittano. Il Verona parte forte prendendo d’assedio la porta dell’esperto Italo Ricci, sostituto del titolare Ballante e autore di numerose parate decisive. Al 12’ però Giovanni Chiecchi III firma il vantaggio scaligero su passaggio del fratello Egidio Chiecchi II, a conclusione di una bella azione corale.
GALLUZZI A UN PASSO DAL GOL
L’Alba reagisce conducendo a lungo l’iniziativa alla ricerca del pareggio, ma l’Hellas continua a difendersi con ordine facendosi particolarmente pericoloso in contropiede. Al 19’ Masetti salva in uscita su Galluzzi, che poi spara alto la successiva conclusione a porta vuota. Quindi è ancora Ricci a dover intervenire più volte (l’Hellas colpisce anche un palo) per evitare il raddoppio. L’italobrasiliano Arnaldo Porta, veterano e idolo del Verona, lo realizza al 70’ su assist di Recchia. Da segnalare la presenza tra i pali veronesi del 19enne Guido Masetti (nella foto), che nel 1930 passerà alla Roma, diventandone bandiera e capitano per tanti anni. Buona, tra i biancoverdi dell’Alba, la prova di Ricci, Degni, Rovida ed Heger.
FORTITUDO BATTUTA DA UN GOL DI UN 15ENNE
Allo Stadio Nazionale, con fischio d’inizio alle 15, la Fortitudo, già retrocessa, non offre un grande spettacolo contro l’Andrea Doria, in piena lotta per la salvezza. Alla fine la formazione genovese si impone 1-0 grazie a un guizzo del giovanissimo Luigi Poggi (anche se alcune fonti attribuiscono il gol a Ettore Fontana), attaccante non ancora 16enne, ma già impiegato con frequenza. Decisivo anche un altro giovane, il portiere Manlio Bacigalupo, 18 anni, che chiude la porta con alcuni interventi provvidenziali agli attaccanti della Fortitudo: «È un bel giocatore dal colpo d’occhio sicuro e dalla presa ferrea» scrive di lui “L’Impero”. «Qualsiasi altro uomo al suo posto, esclusi Combi e De Prà (portieri della nazionale, n.d.r.), non avrebbe potuto impedire una severa sconfitta» sottolinea “Il Messaggero” a proposito della prestazione di Bacigalupo. Il match, iniziato nervosamente con qualche fallo di troppo, viene riportato sui binari della correttezza dall’attento arbitro Ettore Mangano di Milano. La rete decisiva matura a metà del primo tempo, complice un errato piazzamento dei terzini romani e il sole che abbaglia il portiere Vittori. Prova incolore di Ferraris IV, capitano della Fortitudo, da qualche tempo giù di corda.
FORTITUDO VINCENTE NEL CAMPIONATO RISERVE
Nel campionato riserve la Fortitudo supera 3-1 l’Alba che schiera, tra gli altri, Baviera, Maneschi, Scioscia e Lorenzetti. L’undici della Fortitudo è invece formato da Rapetti; Grillo, Montanari; Scocco, Evangelisti, Zamporlini; Tomaselli, Sansoni IV, Bramante, Stoppoloni, Scardola. Migliore in campo è Evangelisti.
FOSCHI PREMIA I VINCITORI DI DUE TORNEI
La giornata calcistica si chiude con la premiazione in serata, presso la sala Fortitudo in via delle Fosse di Castello 3, dei tornei giovanili Foschi e Sacchetti, disputati nelle settimane precedenti. Presenziano alla cerimonia gli ispiratori delle manifestazioni, Italo Foschi e il marchese Giovanni Sacchetti, uomini guida nella dirigenza della Fortitudo-Pro Roma. Prende la parola anche Fratel Damaso Cerquetti che, con Fratel Porfirio Ciprari, ha sempre rappresentato l’anima sportivo-religiosa della squadra rossoblù, sin dalla sua fondazione nel 1908.
FORTITUDO-ANDREA DORIA 0-1
Rete: 24’ Poggi I.
Fortitudo: Vittori; De Micheli, Corbjons; Sansoni III, Ferraris IV, Ghisi II; Puerari, Boros, Bianchi, Cappa, Sbrana. All. King.
Andrea Doria: Bacigalupo; Calzolari, Ravasio; Parodi, Sternberg, Cornazzani; Torriani, Poggi I, Mandosso, Fontana, Rivolo.
Arbitro: Mangano di Milano.
Note: capitani Ferraris IV e Cornazzani.
HELLAS VERONA-ALBA AUDACE 2-0
Reti: 12’ Chiecchi III, 70’ Porta.
Hellas Verona: Masetti; Carra II, Zuppini; Cavalleri II, Bosio, Peics; Porta, Morandi, Chiecchi III, Chiecchi II, Recchia.
Alba Audace: Ricci; Berti I, Bianchi II; Delle Fratte, Degni, Rovida; Heger, Fasanelli, Jacoponi, Galluzzi, Mazzi. All. Piselli.
Arbitro: Gama di Milano.
ROMAN-LAZIO 0-2
Reti: 8’ Ligeti su rigore, 53’ Liberi autogol.
Roman: Benzi; Contadini, Liberi; Carpi, Tosso, Isnaldi; Orlandi, Andreani, Maddaluno, Bossi, Bonichi. All. Beki.
Lazio: Sclavi; Saraceni, Zannelli; Berti II, Galli, Fiorini; Fraschetti, Filippi, Ligeti, Pardini, Ottier. All. Ligeti.
Arbitro: Guarnieri di Milano.