DOMENICA 6 MARZO 1927. La terzultima giornata di campionato porta solo delusioni per Alba e Fortitudo. I biancoverdi perdono 3-1 al Motovelodromo Appio contro il Genoa, giunto nella Capitale con due idrovolanti, prima squadra di calcio italiana a muoversi in aeroplano.
Un forte temporale, che colpisce Roma nella mattinata, rende il terreno di gioco talmente fangoso da non rendere possibile la disputa del match del campionato riserve, previsto prima della sfida tra albini e genoani. Il match principale invece si gioca regolarmente: l’arbitro Albino Carraro di Padova dapprima esita nel dare il fischio d’inizio poi, dopo lunghe discussioni con dirigenti e calciatori e il prosciugamento di un angolo di campo, decide di far disputare l’incontro tra Alba e Genoa, iniziato con oltre mezz’ora di ritardo, alle 15.35.
Il match è combattuto, tra fango, vaste pozzanghere e la pioggia che torna a colpire la Capitale: al 38’ gli ospiti passano in vantaggio con Aycard, tra le proteste dei padroni di casa che reclamano per un presunto fallo di mano dell’ala genoana. Galluzzi, con un tiro al volo su assist di Rovida, pareggia per l’Alba dopo appena un minuto, ma ne passano altri due e il Genoa torna avanti grazie a una sfortunata autorete di Mattei, che, nel tentativo di liberare l’area, calcia il pallone nella propria porta. Una beffa del destino dal momento che il difensore romano era stato fortemente voluto in campo, dopo l’iniziale squalifica (poi condonata) per l’espulsione nel precedente impegno di campionato con la Juventus. Nella ripresa Levratto chiude i giochi, sorprendendo un poco reattivo Ballante dai 20 metri con un calcio di punizione rasoterra a fil di palo.
I COMPLIMENTI GENOANI A ULISSE IGLIORI
Il quotidiano “L’Impero” riporta i complimenti a Ulisse Igliori, presidente dell’Alba, da parte del vicepresidente del Genoa, pur non specificando chi sia esattamente: «Sono dolente del risultato che ha ottenuto la sua bella squadra, mi consenta però di essere lieto per la vittoria conseguita dalla mia. La partita combattuta a Genova e quella di oggi hanno dimostrato come l’Alba sia ben degna di permanere in Divisione Nazionale. Sappia che il Genoa ha 30 anni di vita e all’Alba manca ancora l’esperienza».
Nel Genoa spicca la prestazione del portiere De Prà, prodigioso su conclusioni di Jacoponi ed Heger, quella di De Vecchi e di Catto mentre tra i padroni di casa si mettono in evidenza il mediano Delle Fratte e gli attaccanti Heger, Galluzzi e Mazzi, giovane ala sinistra all’esordio assoluto in campionato. Dopo la gara l’Alba tenta la carta del reclamo scritto, che presenta per impraticabilità del campo, per errore tecnico dell’arbitro e per arbitraria protrazione dell’orario dell’incontro. «L’arbitro non solo ha creduto opportuno iniziare la partita – scrive il quotidiano “Il Messaggero” – ma ha voluto altresì condurla a qualunque costo in porto non curandosi delle giuste rimostranze che di tanto in tanto faceva il capitano dei biancoverdi (Pierino Rovida, n.d.r.) a nome della propria squadra».
In classifica adesso l’Alba è penultima, quindi in zona retrocessione, a due punti da Verona (prossima avversaria dei romani in trasferta) e Brescia.
FORTITUDO SCONFITTA A PADOVA: È RETROCESSIONE
Va ancora peggio alla Fortitudo, sconfitta 5-3 sul campo del Padova e matematicamente retrocessa con due giornate di anticipo sulla conclusione del girone B della Divisione Nazionale. Curioso che il quotidiano romano “L’Impero” parli di «affermazione della Fortitudo a Padova». In realtà, al di là del risultato negativo, il giornale capitolino vuole sottolineare la prova gagliarda della squadra di King, che fino ad allora non aveva mai segnato tre gol in trasferta: «Ad ogni modo la Fortitudo si è fatta onore – si legge in un breve articolo sulla partita di Padova – ci complimentiamo vivamente con i baldi atleti cari al commendator Foschi».
I padroni di casa, che giocano in maglia rossa con il lutto al braccio per la morte del figlio del mediano “Bepi” Girani (sostituito da Favaron), si portano sul 3-0 nei primi 18 minuti grazie alle reti di Veronese e Vecchina (doppietta) prima che Stoppoloni della Fortitudo riduca le distanze su azione da calcio d’angolo. Quasi a metà ripresa Monti III firma il 4-1 su punizione e, poco dopo, il patavino Busini (che sarà allenatore della Roma nel 1957-58) e il romano Canestrelli vengono espulsi per reciproche scorrettezze. La Fortitudo non si dà per vinta e, grazie a un’autorete di Monti II e a una zampata di Bramante, sogna di poter agguantare il pareggio. L’illusione è però infranta da una sfortunata autorete di Corbjons su cross di Monti III, a 8 minuti dal fischio conclusivo, che fissa il punteggio sul definitivo 5-3 per il Padova.
Il maltempo ferma invece il Roman, in Prima Divisione: il match casalingo contro la Bagnolese viene interrotto a causa della pioggia caduta sulla Capitale.
UN NAPOLETANO VINCE LA COPPA IGLIORI DI PODISMO
Nella giornata del 6 marzo 1927 si disputa, nonostante il tempo pessimo, anche IV Coppa Ulisse Igliori (presidente dell’Alba ed eroe di guerra) di podismo: nella gara di marcia, al termine dei 7 chilometri e mezzo del percorso cittadino, si impone Giulio De Petra del Gruppo Sportivo Legione Partenopea in 35’40”, davanti a Mario Fradegrada della Legione dell’Urbe, preceduto di una quindicina di metri. Nella corsa campestre il successo va ad Alfredo Cantonetti.
ALBA AUDACE-GENOA 1-3
Reti: 38’ Aycard (G), 39’ Galluzzi (A), 41’ autogol Mattei (G), 55’ Levratto (G).
Alba Audace: Ballante; Mattei, Bianchi; Delle Fratte, Degni, Rovida; Heger, Fasanelli, Jacoponi, Galluzzi, Mazzi. All. Piselli.
Genoa: De Prà; Lombardo, De Vecchi; Barbieri, Burlando, Scappini; Aycard, Gastaldi, Catto, Valentino, Levratto. All. Garbutt.
Arbitro: Carraro di Padova.
PADOVA-FORTITUDO 5-3
Reti: 2’ Veronese (P), 15’ e 18’ Vecchina (P), 20’ Stoppoloni (F), 66’ Monti III (P), 78’ autogol Monti II (F), 80’ Bramante (F), 82’ autogol Corbjons (P).
Padova: Biri; Danieli, Mion; Fayenz, Monti II, Favaron; Busini I, Busini III, Monti III, Vecchina, Veronese. All. Fagiuoli.
Fortitudo: Vittori; De Micheli, Corbjons; Sansoni III, Ferraris IV, Ghisi II; Puerari, Stoppoloni, Bianchi, Bramante, Canestrelli. All. King.
Arbitro: Enrietti di Torino.
Note: espulsi Busini I (P) e Canestrelli (F) al 67’ per reciproche scorrettezze.