GIOVEDÌ 3 MARZO 1927. A Genova e a Roma, non senza un bel po’ di retorica del regime fascista, si parla ampiamente del Genoa che arriverà in aeroplano nella Capitale, sabato mattina, in vista dell’incontro con l’Alba del giorno successivo (si giocherà alle 14.30 al Motovelodromo Appio). «Il Genoa Club, la più vecchia e gloriosa associazione calcistica italiana – scrive il quotidiano “L’Impero” con una corrispondenza dal capoluogo ligure – non intende che il suo compito sportivo si limiti al foot-ball e, prima fra le società calcistiche, ha voluto che i suoi giocatori siano sportivi nel vero senso della parola: materialmente e spiritualmente. Appunto per questo la squadra rosso-bleu, che dovrà essere domenica prossima nella vostra città a disputarvi un importante incontro di campionato contro l’Alba, raggiungerà la Capitale in aeroplano».
DE PRÀ, BOMBER LEVRATTO E IL MITICO DE VECCHI STELLE DEL GENOA
Il Genoa, trascinato dai gol di Virgilio Levratto, è reduce da quattro vittorie in cinque gare, tra cui spicca il 4-0 all’Inter dell’ultima giornata. «In porta vi è il valoroso De Prà – scrive “L’Impero” nel presentare la partita con l’Alba – e avanti a lui gioca il glorioso De Vecchi, l’animatore della squadra, l’ex capitano degli azzurri d’Italia. Roma rivedrà con piacere il bravo De Vecchi, “il figlio di Dio” (è il suo soprannome da sempre, n.d.r.). Chi è che non sa quanto valgono Burlando, Barbieri, Levratto, Romano, Catto? Sono questi i nomi che gli sportivi romani conoscono e apprezzano e che desiderano applaudire calorosamente domenica».
Nell’Alba, all’ultima partita stagionale di campionato in casa, non ci saranno lo squalificato Ziroli e l’infortunato Chini. L’altra formazione romana del massimo campionato, la Fortitudo, domenica 6 marzo sarà di scena in trasferta, contro il Padova. Nella rosa dei veneti milita il 22enne attaccante Antonio Busini che nel 1957-58 sarà allenatore della Roma.
Nella foto: Giovanni De Prà e Renzo De Vecchi del Genoa.