Spesso la vita reale è più sorprendente di un romanzo scritto da un autore, il destino, che è particolarmente creativo. Questo pensiero deve essere passato tante volte per la testa di Roberto Pruzzo, che ha legato le sue migliori fortune calcistiche alla Roma e che proprio ai giallorossi, vestendo altre maglie, ha segnato il suo primo gol in Serie A e il suo ultimo in carriera.
È il 3 ottobre 1976 quando il bomber, all’epoca 21enne centravanti del Genoa, firma la sua prima marcatura nel massimo campionato, al Ferraris, contro la Roma di Liedholm. Il match, valido per la prima giornata di Serie A, è combattuto: al 23’ i padroni di casa passano in vantaggio con Oscar Damiani, che trafigge il minuto portiere Quintini (sostituto del titolare Paolo Conti) con una fiondata da centro area su cross da destra di Rizzo. La Roma pareggia al 36’: lancio trasversale di Boni per Prati che infila di testa l’angolino lontano della porta genoana.
IL BOMBER CHE PIACE ALLA JUVE
A questo punto sale in cattedra Roberto Pruzzo, che in chiusura di tempo colpisce la traversa con un bellissimo sinistro dai 20 metri e al 12’ della ripresa porta in vantaggio il Genoa toccando in porta un preciso assist rasoterra di Damiani. Per l’attaccante di Crocefieschi è la sospirata prima rete in Serie A, dopo le 19 presenze senza gol del campionato 1973-74, quando era poco più che maggiorenne. Sono settimane particolarmente intense per lui: il 30 agosto 1976 si è sposato con la lucchese Brunella Picchi e da qualche tempo si parla di un forte interessamento nei suoi confronti da parte della Juventus di Boniperti. Sugli spalti di Marassi, quel 3 ottobre, per visionarlo da vicino c’è Cestmir Vycpalek, osservatore dei bianconeri. Il Guerin Sportivo, nella cronaca del match, parla di Pruzzo come del “bomber quasi Juventus”.
WALTER SABATINI AL POSTO DI BRUNO CONTI
L’incontro tra Genoa e Roma riserva ancora un colpo di scena: a un quarto d’ora dalla fine i giallorossi trovano il pareggio con un pizzico di fortuna. Il romanista Musiello penetra centralmente, si scontra con il genoano Matteoni e perde il controllo del pallone. L’azione offensiva giallorossa sembra svanita, ma Campidonico tocca all’indietro per Rossetti, che “spizza” ulteriormente la sfera ingannando il proprio portiere Girardi in uscita. E’ il definitivo 2-2.
Approfittando della pausa dopo l’autogol del pareggio Nils Liedholm fa uscire Bruno Conti, non al meglio, per schierare un 21enne (come Pruzzo) di belle speranze: si chiama Walter Sabatini (proprio lui, che nel 2011 è diventato direttore sportivo giallorosso) ed è all’esordio assoluto in Serie A. Mezzala proveniente dal Varese, di lui si dice un gran bene in virtù di quanto fatto vedere nel campionato cadetto con il Perugia e con la squadra lombarda: ha tecnica e velocità anche se talvolta pecca di egoismo. Sui giornali, il giorno dopo, non riceverà voti alla luce dei pochi minuti giocati. Soltanto il Guerin Sportivo gli concederà un 6 nel suo tabellino. Bruno Conti, che rientrava da un infortunio a un menisco del ginocchio sinistro, dopo la partita spiega (al Corriere dello Sport, 5 ottobre 1976): «La staffetta con Sabatini era prevista. Comunque ho retto al di là delle aspettative».
PRUZZO NEL 1978 PASSERA’ ALLA ROMA
La Roma chiuderà quel campionato al settimo posto, il Genoa al decimo. Pruzzo non andrà alla Juventus, ma anzi rimarrà un’altra stagione al Genoa. Poi, nell’estate 1978, dapprima sembrerà a un passo dal Milan e poi sarà ingaggiato proprio dalla Roma. Il resto è storia quasi tutta giallorossa fino all’ultimo gol della sua carriera, il 30 giugno 1989, con la maglia della Fiorentina. Anche quel giorno, come il 3 ottobre 1976, l’avversario è la “sua” Roma.
3 ottobre 1976, ore 15 – Stadio Luigi Ferraris, Genova
GENOA-ROMA 2-2
Reti: 23′ Damiani (G), 36′ Prati (R), 57′ Pruzzo (G), 76′ autorete Rossetti (R).
Genoa: Girardi S., Secondini, Rossetti, Campidonico, Matteoni, Onofri, Damiani, Arcoleo, Pruzzo, Castronaro, Rizzo (In panchina: Tarocco, Rosato, Chiappara). All. Simoni.
Roma: Quintini, Sandreani, Rocca F., Boni, Santarini, Menichini, Conti B. (76′ Sabatini), Di Bartolomei, Musiello, De Sisti, Prati (In panchina: Orsi, Pellegrini S.). All. Liedholm.
Arbitro: Michelotti di Parma.
Note: 40.000 spettatori circa (9.000 abbonati) per un incasso di lire 70.289.700. Terreno scivoloso per la pioggia caduta in mattinata. Ammoniti: Musiello (R), Boni (R), Secondini (G). Calci d’angolo: 9-4 per la Roma.Il Corriere dello Sport del 4 ottobre 1976