VENERDÌ 18 FEBBRAIO 1927. Anche 90 anni fa gli arbitri suscitavano polemiche. Nella pagina sportiva del quotidiano romano “L’Impero” si sottolinea come le squadre del centro-sud siano penalizzate, alla luce delle ultime sconfitte, non senza recriminazioni verso i direttori di gara, di Fortitudo e Alba contro gli squadroni Bologna e Juventus.
«È un groviglio oscuro a cui si deve far luce – scrive “L’Impero” del 18 febbraio 1927 – se non si vuole che fatti incresciosi abbiano a succedere durante le partite che si disputano e che dovrebbero essere vinte assolutamente per superiorità di giuoco». E ancora: «Ci capita di vedere durante una partita di foot-ball che un arbitro si accanisca contro una squadra e conceda all’avversario, combinazione vuole, sempre del Settentrione, il massimo imprevisto dei punti. Calci di rigore, senza ragione, che oggi si tirano contro le porte di una squadra, che può benissimo essere Alba o Fortitudo, tirati da una squadra del Nord».
Questo clima ha provocato non pochi malumori, e qualche episodio increscioso (come in Fortitudo-Bologna del 13 febbraio), sugli spalti degli stadi romani: «E così il nostro pubblico viene tacciato da maleducato – scrive ancora “L’Impero” – e si dice che esso tiene un contegno deplorevole». Già all’epoca si parla di una sorta di “timore reverenziale” degli arbitri derivante anche dalla pressione dei tifosi sui campi del Settentrione: «Il pubblico di quelle città Nordiche ha una grande forza di persuasione sulle decisioni arbitrali – continua il quotidiano della Capitale – che debbono ridursi certamente in decisioni favorevoli a loro. […] Sono cose che accadono troppo spesso, tanto che se avranno ancora a ripetersi, porranno il proseguimento della lotta calcistica in serio pericolo».
NAZIONALE, ALLENAMENTO A MILANO: BENE FERRARIS IV
In vista di Italia-Cecoslovacchia di domenica 20 emerge il curioso particolare, agli occhi di oggi, che la nazionale ceca arriverà a Milano alle 5 di mattina dello stesso giorno dell’incontro: non è il massimo per atleti che dovrebbero essere ben riposati. Confermata, tra gli azzurri, la presenza in campo di Bernardini mentre Ferraris IV sarà aggregato come rincalzo. Nell’allenamento odierno, contro l’U.S. Milanese, il ct Rangone constata la completa guarigione di uomini preziosi come Virginio Rosetta, Leopoldo Conti e Julio Libonatti, reduci da infortuni vari. Discreta la prova di Ferraris, impiegato come centromediano: il capitano della Fortitudo gioca un ottimo primo tempo per poi calare vistosamente dal punto di vista atletico. Resta a riposo precauzionale Bernardini.
SUGLI SPALTI C’E’ ANCHE ITALO FOSCHI
Sugli spalti, gremiti di un migliaio di spettatori entrati di straforo da un ingresso rimasto inopinatamente aperto (l’allenamento era previsto a porte chiuse), si nota anche Italo Foschi, presidente della Fortitudo-Pro Roma e consigliere della Federcalcio al seguito della nazionale. La partitella tra la squadra azzurra (che però gioca in maglia bianca) e la Milanese inizia alle 16.25 agli ordini dell’arbitro Umberto Gama: vincono gli azzurri 4-0. Segnano Baloncieri e Levratto nel primo tempo (che dura una mezzoretta), poi Libonatti e Rossetti nella ripresa (limitata a un quarto d’ora di gioco per non rischiare infortuni).
La formazione ufficiale azzurra, domenica contro la Cecoslovacchia, sarà la seguente: De Prà; Rosetta, Calligaris; Barbieri, Bernardini, Janni; Conti, Baloncieri, Libonatti, Rossetti, Levratto. Grande attesa a Milano che ospita per la prima volta gli azzurri nel nuovo stadio di San Siro: esauriti nei botteghini i posti numerati da 50 lire, si preannuncia un incasso totale di mezzo milione.
L’impegno della nazionale non ferma Alba e Roman che annunciano per domenica 20 un derby amichevole (è forse possibile?), organizzato per mantenere la giusta carica agonistica in vista del finale di campionato. Il match sarà disputato al campo Due Pini, terreno di gioco del Roman.