SABATO 8 GENNAIO 1927: Vigilia del prestigioso match casalingo per l’Alba (nella foto in alto), in piena zona retrocessione, che ospita l’Inter. Il fischio d’inizio, allo Stadio Nazionale di Roma, è previsto per le 14.30. A dare un po’ di speranza a tifosi e addetti ai lavori della Capitale c’è il ricordo dell’ottima prestazione dell’andata, sul campo milanese di via Goldoni (i romani furono sconfitti 2-1 soltanto nel finale di gara). Gli albini però, dopo un entusiasmante inizio di campionato (con i successi su Napoli, Brescia e Pro Vercelli), da qualche settimana sono in grande difficoltà. Il quotidiano capitolino “L’Impero”, nelle sue pagine sportive, sottolinea il malcontento dei tifosi che da qualche tempo seguono con maggiore freddezza la formazione bianco-verde, colpevole di prestazioni non più avvincenti. Si dà anche nota del fatto che i biglietti riduzione, riservati ai soci dell’Alba, possono essere ritirati presso la sede sociale del club, in via Bocca di Leone 88.
L’Inter sembra l’avversaria più accreditata della Juventus, campione d’Italia in carica e primatista del girone A della Divisione Nazionale: i nerazzurri sono reduci da 5 vittorie (tra cui un 9-2 al Napoli) e un pareggio nelle ultime 6 giornate. Gli uomini di maggior caratura tra gli avversari dell’Alba sono il portiere Valentino Degani, l’ex laziale (e futuro romanista) Fulvio Bernardini, i centrocampisti col vizio del gol Armando Castellazzi ed Enrico Rivolta, la guizzante ala Leopoldo Conti e gli attaccanti Antonio Powolny e “Zizì” Cevenini III (che però non giocherà la sfida di Roma per un problema fisico).
Per quanto riguarda le altre squadre romane la Fortitudo sarà di scena a Livorno (all’andata il match finì 1-1), contro la formazione toscana nelle cui file sono da temere soprattutto il terzino Giovanni Vincenzi, il mediano Alfredo Pitto e il bomber Mario Magnozzi. Impegno a Taranto, contro la locale Audace pugliese, per il Roman, nel girone D di Prima Divisione.