Il nostro 1927. La Roma si raduna al Motovelodromo Appio

Roma raduno 1927

DOMENICA 4 SETTEMBRE 1927. Primo giorno di lavoro per la Roma in vista della sua prima stagione nel massimo campionato, il cui inizio è previsto per il 25 settembre. Alle ore 9 di mattina «tutti i giocatori che hanno fatto parte di Alba, Fortitudo e Roman» sono convocati per una sgambata al Motovelodromo Appio. Il raduno è guidato dal duo tecnico formato dall’inglese William Garbutt e dall’ungherese Jozsef King, che cercano di valutare il parco giocatori e di preparare la sfida amichevole contro il Livorno prevista per l’11 settembre.

Gli uomini della Roma di Garbutt e King

Fanno parte del gruppo giallorosso Bruno Ballanti, Angelo Bianchi II, Antonio Bianchi I, Mario Bossi, Mario Bussich, Fernando Canestrelli, Enrico Cappa, Giorgio Carpi, Arturo Chini Ludue Giovanni Corbyons, Giovanni Degni, Mario De Micheli, Cesare Augusto Fasanelli, Attilio Ferraris IV, Antonio Maddaluno, Attilio Mattei, Giuseppe Ernesto Rapetti, Bruno Ricci, Piero Rovida, Giulio Scardola, Corrado Scocco, Carlo Zamporlini, Luigi Ziroli. Bussich, De Micheli e Fasanelli, per la verità, raggiungono la comitiva giallorossa con alcuni giorni di ritardo. A fine ottobre sarà acquistato anche l’attaccante Giacomo Narizzano.

Bernardini campione del mondo universitario

Ai Giochi Mondiali Universitari di Roma l’Austria supera 11-0 la modesta Svizzera. Il match, diretto dall’arbitro Dani, si gioca alle 15 allo Stadio Nazionale. Alle 17, poco dopo la conclusione della prima sfida, scende in campo l’Italia che supera 1-0 l’Ungheria conquistando il terzo successo in tre gare e aggiudicandosi matematicamente il titolo mondiale universitario di calcio.

Gli azzurri, stanchi per aver giocato appena 24 ore prima contro l’Austria, faticano contro una nazionale magiara ben messa in campo. L’incontro si sblocca soltanto a un paio di minuti dalla fine per un generoso calcio di rigore concesso dall’arbitro Barlassina per un presunto fallo di un terzino ungherese su Pitto.

Universiadi 1927

L’Impero del 6 settembre 1927 celebra il successo azzurro

Decide un contestato rigore di Barzan

Le proteste per il penalty sono veementi tanto che l’Ungheria, che gioca in maglia biancoverde, minaccia di abbandonare la sfida, salvo poi ripensarci: capitan Bernardini, forse innervosito dalla tensione in campo o, come sostiene “La Stampa”, invitato da alcuni tifosi a sbagliare per spirito sportivo, calcia a lato il tiro dal dischetto, ma il direttore di gara ordina la ripetizione per la presenza di un paio di difensori avversari in area. Il terzino Barzan, futuro romanista, si incarica della seconda trasformazione e stavolta non fallisce, regalando il titolo mondiale universitario agli azzurrini di mister Rangone.

Il 4 settembre 1927 si gioca a Budapest l’incontro di andata della prima semifinale di Coppa Europa Centrale: i padroni di casa dell’Hungaria pareggiano 2-2 con lo Sparta Praga. L’altra semifinale, ancora da giocare, sarà tra Slavia Praga e Rapid Vienna.

ITALIA GOLIARDICA-UNGHERIA UNIVERSITARIA 1-0
Rete: 88’ Barzan su rigore.
Italia Goliardica: Bonadeo; Barzan, Martin II; Pitto, Bernardini Martin III; Puerari, Avalle, Mazzoni, Giuliani, Franzoni. All. Rangone.
Ungheria Universitaria: formazione non disponibile.
Arbitro: Barlassina (Italia).
Note: il capitano dell’Italia è Bernardini.

Nella prima foto in alto: una formazione della Roma 1927-28 con l’allenatore William Garbutt schierato primo a sinistra, in piedi.

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