Coppa Coni 1928, la Roma pareggia a Modena e vuole la “bella”

Roma Coppa Coni

In estate inoltrata la Roma continua a inseguire il sogno di vincere la Coppa Coni, primo trofeo della sua giovanissima storia. In una finale di ritorno da brividi i giallorossi acciuffano in extremis a Modena il pareggio che tiene ancora in vita le speranze di successo. Dopo lo 0-0 dell’andata nella Capitale, il 2-2 in terra emiliana del 26 luglio 1928 (all’epoca non erano previsti i calci di rigore) rende necessario uno spareggio per decretare il vincitore del torneo.Modena Roma 1928

Coppa Coni 1928, Modena-Roma 2-2

Al campo di viale Fontanelli il match (con fischio d’inizio alle 18) sembra prendere subito una brutta piega per la Roma di Garbutt: al 6’ il Modena passa in vantaggio con un guizzo di Piccaluga. I giallorossi però non si disuniscono e, nonostante la predominanza territoriale dei “Canarini”, trovano il pareggio già al 26’ con un colpo di testa su azione di calcio d’angolo di Fasanelli, che all’andata era stato tra i peggiori.

Bruno Ballanti

Un’uscita del portiere giallorosso Bruno Ballanti

Segna Mazzoni, futuro giallorosso

Si va al riposo sull’1-1 e al rientro in campo la gara procede sulla falsariga del primo tempo: il Modena parte all’attacco (al 53’ Piccaluga costringe Ballanti a una magnifica parata) e trova uno spettacolare raddoppio al 57’ in rovesciata con Mazzoni, che vestirà di giallorosso dal 1936 al 1938 segnando anche il gol vittoria in un derby. Il pallone, sull’acrobazia della mezzala modenese, colpisce l’incrocio dei pali, tocca la rete e poi torna in campo, ma l’arbitro italobrasiliano Gama si accorge che il gol è valido.

Ferraris pareggia, Sacerdoti vuole lo spareggio

I ragazzi di Garbutt soffrono, ma evitano il tracollo: al 69’ Dugoni, anche lui futuro romanista, colpisce il palo su punizione mentre all’80’ Ballanti è bravo a strappare la palla dai piedi di Mazzoni, lanciato a rete tutto solo.

La Roma agguanta il pareggio a ridosso del fischio finale con una staffilata di capitan Ferraris. Il match si chiude al 90’, senza tempi supplementari e senza vinti né vincitori: per assegnare la Coppa Coni sarà necessario uno spareggio, da disputarsi in campo neutro. Il Modena chiederà il giorno successivo di assegnare il trofeo ex-aequo, ma il presidente giallorosso Renato Sacerdoti risponderà con un telegramma di desiderare fermamente la “bella”.

Degni in grande spolvero, Canarini menomati

Tra i giallorossi il migliore a Modena è il centromediano Degni, ben coadiuvato dai compagni di reparto Ferraris e Rovida. Buona anche la prestazione dei terzini Mattei e Corbjons mentre la prima linea (con Mario Bossi mezzala sinistra al posto di Antonio “Toto” Bianchi) non brilla. Il Modena paga la cattiva giornata di Alice sulla metà campo e gli acciacchi di Carnevali, vittima di uno scontro di gioco nel secondo tempo, e Mazzoni, non al meglio nonostante il gol. Apprezzabile l’impegno di Dugoni e Tedeschini, che svariate volte tentano la sortita offensiva per supportare un attacco praticamente monco di due uomini. Buone le prove di Sabbadini e Boni.

Coppa Coni 1928

Il titolo della Gazzetta dello Sport del 27 luglio 1928

MODENA-ROMA 2-2
Reti: 6’ Piccaluga (M), 26’ Fasanelli (R), 57’ Mazzoni (M), 86’ Ferraris IV (R).
Modena: Brancolini; Boni, Sabbadini; Dugoni, Alice, Tedeschini I; Aimi, Zanasi, Carnevali, Mazzoni, Piccaluga. All. King.
Roma: Ballanti; Mattei I, Corbjons; Ferraris IV, Degni, Rovida; Maddaluno, Fasanelli, Bussich, Bossi, Chini Ludueña. All. Garbutt.
Arbitro: Gama junior di Genova.
Note: pubblico abbondante al Campo di viale Fontanelli.
Nota sulle fonti: qualche fonte riporta Bianchi  I al posto di Bossi.

LE PAGELLE GIALLOROSSE
Ballanti 7. «Se l’è cavata con molto onore» (L’Impero). Provvidenziale su un tiro di Piccaluga all’8’ del secondo tempo, salva i giallorossi all’80’ in uscita su Mazzoni lanciato a rete. «La Roma deve il risultato pari alla prodigiosa attività di Ballanti, oltreché all’indecisione dell’attacco dei modenesi» (Il Corriere della Sera).
Mattei I 6,5. Gioca decisamente meglio rispetto all’andata.
Corbjons 6,5. Attento e concentrato, riesce a contenere le sortite offensive del Modena.
Ferraris IV 7,5. Il capitano è protagonista di una grande gara, insieme con i compagni della linea mediana, ed è autore del gol del definitivo 2-2. «Vigoroso e instancabile» (La Gazzetta dello Sport).
Degni 8. «Centrosostegno di altissima classe, si è imposto sin dall’inizio all’ammirazione di tutti» (L’Impero). «Magnifico perno» (La Gazzetta dello Sport).
Rovida 7. Con Ferraris e Degni brilla a metà campo e non si arrende mai: «Infaticabile» (La Gazzetta dello Sport).
Maddaluno 5. L’ala destra giallorossa non brilla.
Fasanelli 6,5. Riscatta la brutta prestazione della finale di andata segnando il primo gol romanista su azione seguente a corner.
Bussich 5. Mai protagonista delle poche azioni offensive giallorosse.
Bossi 5. La 19enne mezzala romana non fa molto di più del deludente Toto Bianchi nella gara di andata.
Chini Ludueña 5,5. A inizio match spara alta una facile occasione su azione di contropiede ed è impreciso anche nella ripresa.

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