Il nostro 1927. Ferraris brilla con la nazionale a Genova

Ferraris nazionale

Giovedì 15 dicembre 1927. Attilio Ferraris torna a giocare in nazionale in un partita di allenamento a Genova vinta 1-0 dagli azzurri sulla formazione rossoblù di casa. Il commissario tecnico Augusto Rangone fa disputare un tempo unico di soli 50 minuti, primo di tre appuntamenti in preparazione di Italia-Svizzera, fissata per capodanno. La nazionale scende in campo con De Prà (Genoa); Rosetta (Juventus), Caligaris (Casale); Ferraris IV (Roma), Burlando (Genoa), Dugoni (Modena); Conti L. (Inter), Bodini E. (Genoa), Libonatti (Torino), Magnozzi (Livorno), Levratto (Genoa).

Il Genoa invece propone Gianni (portiere della nazionale e del Bologna); Lombardo, Bellini; Barbieri, Gasperi (mediano della nazionale e del Bologna), Parodi; Puerari G., Aycard, Gastaldi, Chiecchi III, Miglietta. Ferraris ritrova da avversario Giovanni “Gino” Puerari, suo compagno di squadra nella stagione precedente, con la maglia della Fortitudo. L’arbitro della partitella è il giornalista Bidone, sotto gli occhi di tanti appassionati genovesi che affollano le tribune, nonostante l’iniziale disposizione di giocare a porte chiuse.

Nazionale, Ferraris è al top

L’incontro, come è naturale, non è particolarmente spettacolare e vede un leggero predominio degli azzurri. L’unico gol matura al 16’ grazie a un tiro al volo di Magnozzi, che riprende una corta respinta di Bellini su cross di Conti. Il Genoa prova a reagire, ma De Prà, portiere rossoblù per l’occasione in forza alla nazionale, si oppone con bravura. Uno a uno è il conto dei corner.

Buona la prova del capitano romanista Ferraris IV che il quotidiano “La Stampa” indica come il migliore della linea mediana, formata anche da Burlando e Dugoni. Rangone, nel congedare i convocati, conferma la disputa di una nuova partitella di preparazione per il 22 dicembre, stavolta a Bologna.

Giovanni Degni scalpita per una chance azzurra

Il quotidiano romano “L’Impero”, nell’accogliere con gioia la notizia della chiamata in azzurro di Ferraris IV, si duole del fatto che Giovanni Degni ancora non abbia giocato in nazionale: «Finalmente il cavalier Rangone (commissario tecnico della nazionale, n.d.r.) ha pensato ad un atleta centromeridionale, che però non è nuovo alle competizioni internazionali, ma ha dimenticato che esiste un altro atleta degno d’essere attentamente esaminato. Degni, il centrosostegno della Roma, è attualmente in grande forma e giuoca veramente bene: oggi, se proprio non è il migliore centrosostegno d’Italia, è indubbiamente uno dei migliori. Si incomodi dunque il commissario unico di esaminarlo, e domandi a Viola (allenatore della Juventus, affrontata dalla Roma il 13 novembre 1927, n.d.r.) e a Weisz (allenatore del Bologna, avversaria della Roma il 30 ottobre 1927, n.d.r.) le possibilità di Degni. Se Rangone fosse stato presente domenica scorsa a Milano, avrebbe veduto anche, oltre a Degni, qualche altro meritevole della sua attenzione». Il mediano della Roma avrà la sua occasione azzurra la settimana successiva, ma la fallirà.

La Roma organizza la trasferta dei tifosi a Livorno

Mentre Ferraris, capitano della Roma, sgambetta in nazionale, i suoi compagni di squadra preparano la prima gara del girone di ritorno, in calendario domenica 18 a Livorno. Per l’occasione il club giallorosso organizza la trasferta per i tifosi che vogliano seguire la squadra nella città toscana.

Livorno Roma 1927

La notizia della trasferta di Livorno su “Il Messaggero” del 16 dicembre 1927

Gli interessati devono iscriversi presso la sede della Roma, in via degli Uffici del Vicario 35, versando al segretario Sebastiano Bartoli una quota di 75 lire per il viaggio notturno di andata e ritorno in treno, in seconda classe. La partenza da Roma è fissata alla mezzanotte di sabato mentre quella da Livorno, per rientrare nella Capitale, è prevista per la mezzanotte di domenica.

Nella foto all’inizio dell’articolo: Attilio Ferraris IV, mediano della Roma e della nazionale (figurina Campioni dello Sport 1967-68, Edizioni Panini).

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