IL NOSTRO 1927. L’Alba vince il derby, la nazionale pareggia 2-2

Alba derby nazionale

DOMENICA 20 FEBBRAIO 1927. «Roma non può più tollerare queste ingiustizie, né può lasciare in silenzio queste azioni compite dai signori Mattea e Mastellari (arbitri sotto accusa per alcune decisioni contro Alba e Fortitudo, n.d.r.). Siamo sicuri di integrare il sentimento di tutti gli Sportivi Romani nel condannare gli ingiusti deliberata del Direttorio Divisioni Superiori»: “L’Impero”, nella sua pagina sportiva, ci va ancora giù duro a proposito delle sanzioni contro le squadre capitoline, in seguito agli incontri Fortitudo-Bologna e Juventus-Alba di domenica 13 febbraio. La sensazione di aver subito sia danno che beffa è ancora forte negli appassionati di sport della Capitale.

Alba derbyDERBY AL DUE PINI, ALBA BATTE ROMAN 3-0
Per scacciare i cattivi pensieri e tenersi in forma l’Alba batte il Roman 3-0 in un derby amichevole giocato al campo Due Pini, terreno di casa dei giallorossi: il match è vivace e, nonostante la buona prova dei romanisti, hanno la meglio gli albini, che militano nel massimo campionato, al contrario del Roman.
In Coppa Italia la Pistoiese, dopo aver eliminato al primo turno la Fortitudo, fa fuori anche l’U.S. Romana, formazione di Seconda Divisione (la Lega Pro dell’epoca). Gli arancioni toscani, squadra di Prima Divisione, superano 8-0 i capitolini sul campo di Monte Oliveto (a lato un articolo del settimanale di Pistoia “L’Alfiere”): segnano gol (non è dato sapere quanti ciascuno) Innocenti, Nehadoma, Barni, Frassoldati e Zucchi.
Da registrare anche il recupero di campionato tra Padova e Cremonese, vinto 4-1 dai veneti. I grigiorossi restano così con 5 punti di vantaggio sulla Fortitudo, nel girone B della Divisione Nazionale: a tre giornate dalla fine del campionato i romani conservano così ancora remote speranze di salvezza.

PARI TRA ITALIA E CECOSLOVACCHIA A SAN SIRO: BERNARDINI FATICA
Quel 20 febbraio 1927 è però soprattutto il giorno della prima partita della nazionale a Milano, nello stadio San Siro. Gli azzurri (nella foto grande la squadra italiana schierata) affrontano la Cecoslovacchia in un match che non delude le attese dei 30 mila tifosi assiepati sulle gradinate, alcuni sin dalle 10 di mattina. La sfida, che vede protagonista anche il romano Fulvio Bernardini (mentre Ferraris IV è tra le riserve), finisce 2-2 non senza difficoltà per i ragazzi del ct Rangone.

I cechi passano in vantaggio con un tiro di Puc, deviato da un azzurro, al 17’, poi pareggia Libonatti al 31’, raddoppio ospite al 39’ con Silny, che supera De Prà con un pallonetto morbido, e definitivo 2-2 al 70’ firmato dal capitano azzurro Baloncieri, con un tiro al volo in corsa su cross di Libonatti.

Bernardini, schierato da centromediano, soffre nel primo tempo le incursioni di Svodoba, Silny e Puc mentre l’ala Podrazil impressiona sulla fascia destra. Nella ripresa poi Fuffo, prese le misure sugli avversari, se la cava meglio e va addirittura in rete con una fantastica fiondata da 30 metri, ma l’arbitro austriaco Braun annulla per fuorigioco.

ITALIA-CECOSLOVACCHIA 2-2
Reti: 20’ Puc (C), 31’ Libonatti (I), 39’ Silny (C), 70’ Baloncieri (I).
Italia: De Prà; Rosetta, Caligaris; Barbieri, Bernardini, Janni; L. Conti, Baloncieri, Libonatti, Rossetti, Levratto. C.t.: A. Rangone.
Cecoslovacchia: Planicka; Perner, Steiner; Kolenaty, Kada, Cipera; Podrazil, Svoboda, Silny, Puc, Simonek. All.: Kraus.
Arbitro: Braun (Austria).
Note: 28.500 spettatori per un incasso di 426.800 lire.

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